martedì 9 dicembre 2014

Né Dio Né Re- La libertà degli svizzeri

Noi Svizzeri siamo un popolo anomalo. Soffriamo di una strana perversione amorosa, e per di più non ce ne rendiamo conto: La convinzione che la Libertà sia bella è innaturale. L’uomo ha sempre amato essere governato e e star sotto una dittatura. La storia lo dimostra bene. Ovunque, la storia non è stata altro che un susseguirsi di poteri, sangue, tiranni, monarchi e dittatori. Indottrinati fin da bambini dalla leggenda di Gugliemo Tell e cresciuti a pane e democrazia diretta, noi cittadini della Confederazione Elvetica sismo persuasi che la Libertà sia bella e che perciò abbiamo sempre rotto le scatole a tutti i dittatori. Il povero Stalin, che soffriva perchè si sentiva bruttino, Hitler, povero pittore fallito e Mussolini, sognatore incompreso, avrebbero tanto desiderato guarirci dalla malattia della democrazia, ma purtroppo –pace all’anima loro- non ci sono riusciti. Avete presente il film Hunger Games? È l’esempio di una società perfetta. I dittatori di Capitol City vivono tra il lusso e le più grande gioie, e poco importa se gli abitanti dei distretti sono schiacciati come vermi ed usati come pedine d’ un perverso gioco punitivo. L’importante è che chi goda del trono, sia esso quello di Capitol City, il seggio a Bruxelles ( o meglio ancora, l’ufficio della direzione della Banca Centrale Europea), possa ingrassare, ridere e dettar legge.
Perchè, come ben insegna Cesare coi giochi nelle arene, quando si governa è divertente guardare i cittadini scannarsi a vicenda e venir divorati da bestie feroci. Il buon Mario Draghi, che seduto sul suo trono a Bruxelles osserva nell’arena dell’Europa i cittadini ( greci soprattutto) scannarsi a vicenda perchè manca il pane, ride come un Cesare divertito dai gladiatori che si sbudellano. E, con la Merkel e Renzi, quando il gioco si fa noioso protendono il pollice verso al basso. Vengono allora aperte le gabbie delle bestie feroci, ed ecco che appaiono le tasse feroci a divorare e spolpare i poveri martiri del perverso gioco della dittatura europea.
Gli svizzeri: Da addomesticare e buttare nell’arena tra gli orsi feroci
Noi svizzeri, che a causa di una strana malattia genetica alle ginocchia, non siamo mai riusciti ad inchinarci di fronte a nessuno. Già nel 1307 abbiamo infranto il cuore ai balivi della dittatura Asburgica rifiutando di prostrarci davanti al celebre bastone col cappello che ha poi causato tante rogne al nostro Eroe Nazionale, un dissidente anti-monarchico. Quindi, abbiamo sempre rifiutato di entrare a combattere nell’arena dell’imperatore.
Nel 1315 i nostri avi, i fanti svizzeri, durante la battaglia di Morgarten persero la vita per difendere la Libertà e la Democrazia contro alla dittatura degli Asburgo. Oggi, esattamente 700 anni dopo, il loro sangue ed il loro sudore lo stiamo gettando alle ortiche per …annetterci all’attuale regime di Bruxelles, rigurgito della dittatura asburgica contro cui abbiamo combattuto. Evviva! Abbasso la libertà!
L’indipendenza della svizzera è stata guadagnata con fatica, ed ora, grazie a chi urla “ Abbasso la libertà! Evviva l’Europa Unita” riusciremo a tornare ad essere un ingranaggio del mostruoso ordigno europeo anzichè un piccolo Rolex autonomo in grado di autoregolarsi come preferisce. Dopo aver visto quanto siano belle le dittature, grazie ai Gulag dell’URSS e ai Lager Nazisti, abbiamo finalmente deciso di abbassare la testa e strisciare anche noi ai piedi di un sovrano, con una bandiera blu ed un inutile cerchio di stelline gialle. La svastica e la falce col martello, perlomeno, erano simboli più soddisfacenti da sventolare. C’è voluto quasi un millennio, ma per merito di chi non vuole ascoltare il voto del nove febbraio e a quelli che teorizzano l’apertura delle frontiere, riusciremo a prostarci al dittattore e entreremo anche noi a far parte dei giochi massacranti. Essere cittadini liberi ci ha annoiati- andare a farsi sbudellare nell’arena per divertire il RE è molto più divertente. L’idea che la libertà sia bella è solo una nostra ossessione elvetica, ed è bene prendere esempio dalle dittature, dal califfato islamico e dalla Corea del Nord. Non è forse più piacevole spegnere il cervello, muoversi come automi, annuire al volere d’un padrone e non far fatica ad andare alle urne la domenica per votare?

Perchè la libertà fa schifo
La Libertà di autodeterminarsi politicamente fa schifo alla stragrande maggioranza della popolazione umana. E dobbiamo farcene una ragione. Ketsoveli, un rivoluzionari amico di Stalin, temendo che l’URSS potesse diventare troppo democratica, inventò lo slogan “ Viva il Socialismo ed abbasso l’autocrazia”. Allo stesso modo i fascisti, i nazisti ed i maoisti lo scorso secolo si impegnarono al massimo affinchè un dittatore potesse privarli dell’immenso , e sgradito, gaudio della Libertà.
“ Abbasso la libertà!” è sinonimo di quel “ Lunga Vita al Re”che da millenni garantisce ai paesi di tutto il mondo di galleggiare tra i flutti della storia. Gli unici che non hanno sadomasochisticamente goduto dell’esser dominati sono stati appunto gli Svizzerotti, e da tempi più recenti anche i repubblicani americani e gli australiani, discendenti da un popolo di criminali, hanno imitato questo modello.
Il continuo tendere di molte nazioni europee a voler mantenere l’Euro e difendere il governo centrale della Commissione Europea dimostra alla perfezione come, inconsciamente, nel cuore degli occidentali vi sia una normale tendenza a ripudiare l’autogoverno e la libertà. Infatti, la storia del mondo, e dell’Europa in particolare, è un susseguirsi di tiranni, sovrani, oligarchi, signori e dittatori.
Che l’umanità sia fatta per essere dominata è un dato di fatto, ma attualmente gli unici ad avere il coraggio ad ammetterlo sono gli islamici. Disgustati dal modello liberale e democratico importato dagli Stati Uniti sono stati travolti dalla sgradita Primavera Araba, ed è li che hanno capito…Quanto la libertà gli faccia schifo e quanto sia importante opporsi al Libero Arbitrio.

Democrazia e responsabilità: Una fatica inutile
Ma perchè odiare tanto la Libertà e l’autogoverno? Semplice, perchè significa farsi carico delle proprie colpe. Gli islamici, che dal 2010 hanno cominciato a temere di doversi autogovernare, ora sono nuovamente sereni perchè tanto c’è Abu Bakr che s’occupa di politica a posto loro. La libertà è orripilante perchè , come dice Kierkegaard, costringe a fare delle scelte, e ad assumere una posizione. Avere una posizione ben precisa ed autoindotta implica assumersi la responsabilità anche dei crimini più aberranti, tali genocidi e stermini di massa. La democrazia diretta di una confederazione non può forgiare fabbriche di morte, come nel caso dello sterminio di massa dei Cristiani in Armenia, per il semplice fatto che gli individui , consapevoli d’averlo scelto, non hanno alcuna intenzione di assumersene la responsabilità morale.
Il buon vecchio Rommel nazista, che mandò nei campi di concentramento migliaia di ebrei, quando venne arrestato infatti non se ne assunse la responsabilità affermando che “ Stava solo compiendo il proprio dovere”. Allo stesso modo anche i bravi paladini della giustizia della Gestapo, che polverizzano milioni di cittadini ritenuti nocivi per il comunismo, dissero di non aver colpa perchè stavano semplicemente lavorando per il governo.
Ma, se ad essere il governo siamo noi stessi, prima di buttar qualcuno in una fornace ci pensiamo due volte. È la paura del confronto con la propria coscienza che ha impedito ai vaccari Svizzeri, consapevoli di essere cittadini e sovrani allo stesso momento, di compiere grandi guerre o massacri.
Già i contemporanei di Maometto non facevano segreto della loro intrinseca fobia per la libertà: L’invenzione di un Hallà o di un Califfo permette infatti alle masse di privarsi di responsabilità, potendo così far qualsiasi cosa senza sentirsi colpevoli. Gli individui che scelgono di massacrare gli Yazidi sono delle bestie, mentre un popolo che segue il volere del proprio califfo e distrugge un popolazione sta semplicemente adempiendo al proprio dovere da suddito. L’esistenza di un monarca, di un sovrano o di un dittatore libera le masse dal gaudio della Responsabilità, permettendo così l’instaurarsi dei crimini più orripilanti. La potenza del Sovrano, sia esso una persona o un Dio, è inversamente proporzionale al senso di responsabilità dei cittadini. Ed è per questo che, anche nel caso di una monarchia illuminata, come nel caso di Caterina la Grande o Maria Teresa d’Austria, la quantità di sangue versata dalle proprie milizie è inimmaginabile.
Il popolo islamico, che ha dovuto patire per decenni la pena non voluta della responsabilità e della libertà, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni, vede in Abu Bakr colui che si fa’carico delle colpe d’ogni individuo. Sgozzare , stuprare ed incendiare sono normalissime prassi belliche che solo i malati possono scegliere di fare senza sentirsi in colpa. I miliziani della Sharìa, invece, non SCELGONO di farlo, ma semplicemente vi ci incappano adempiendo gli ordini del dittatore. E questo permette loro di avere la coscienza pulita. Se le crociate più spietate ed i roghi più dolorosi hanno potuto aver luogo, è stato perchè c’era un Padre Nostro – di logos o di Carne poco importa- che si faceva appunto carico delle nostre colpe. Che sia il culto della corona o dell’aureola poco importa: la sua funzione deresponsabilizzante è visibile nel sangue versato dai fanatici.Per capire quanto un popolo sia pericoloso, basta vedere con che forza idolatra il proprio Imperatore.
Infatti noi svizzeri, non avendo mai avuto un dittatore, eravamo costretti a farci carico delle nostre colpe. Per questo non siamo mai stati responsabili di guerre e massacri. Ma, oramai, c’è chi vuole entrare nell’arena di Bruxelles ed iniziare a giocare col sangue.

Liliane Tami

http://www.mattinonline.ch/svizzeri-popolo-anomalo-e-libero-e-indipendente-ma-adesso-vuole-farsi-schiavizzare-dallue/

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