Il 27 dicembre Putin ed il presidente della Repubblica Cinese hanno deciso di uscire dall’accordo che vincola il Rublo e lo Yuan al dollaro. In questo modo potranno effettuare scambi commerciali indipendentemente dalle oscillazioni del mercato Euramericano, e potranno far muover l’economia interna nonostante la carenza di liquidità interna.
A partire da oggi stesso la Cina consente il forward swap tra lo yuan e le altre valute, per eludere i rischi di cambio dovuti all’aumento della volatilità nei mercati emergenti.
Il China Foreign Exchange Trade System infatti da oggi può essere convertito in Ringitt della Malesia, rubli russi e dollari neozelandesi senza dover dipendere dal dollaro americano.
Gli Stati Uniti d’America e l’Europa, che continuano ad ostentare il crollo del rublo e promuovono una politica atlantista, sono i responsabili di questo crescente avvicinamento tra la Russia e la Cina. Secondo al Bloomberg, permettere lo scambio diretto tra valute orientali senza dover ricorrere al dollaro potrebbe essere il primo passo verso alla creazione di un’unica e potentissima moneta eurasiatica.
Le conseguenze:
Da oggi la Cina aprirà accordi Swap con le banche centrali e potrà fare accordi di commercio direttamente in Yuan. Le aziende russe potranno calcolare il loro profitto direttamente in Yuan, senza temere di dover sottostare alle oscillazione della moneta americana. Adesso è molto probabile che seguiranno nuovi accordi per permettere scambi diretti tra lo Yuan e la sterlina e lo Yuan ed il Franco Svizzero.
@Liliane Tami
http://www.mattinonline.ch/colpo-agli-usa-la-cina-esclude-il-dollaro-dagli-scambi-con-russia-malesia-e-nuova-zelanda/
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