Le guerre di prima, seconda e terza generazione sono, idealmente, combattute da due eserciti che si fronteggiano ad armi pari. Per questo sono dette simmetriche.
Guerra di prima
generazione
La
guerre di prima generazione, definite “ Massed
manpower” sono quelle che nei film holliwoodiani come Troy o Il Gladiatore sono
elogiate come apoteosi della macelleria umana. Questi schieramenti che si
devastano a vicenda e che sono meravigliosamente rappresentati nel fim “ Il
signore degli inelli” negli scontri tra uomini e goblin, sono la forma di
guerra più antica. L’elemento tattico per vincere la battaglia consisteva
soprattutto nella potenza numerica e nella brutalità fisica, ma vi erano
comunque degli accurati studi strategici che coordinavano il branco di
combattenti sudati e luridi che, avanzando in formazioni lineari e compatte,
dovevano distruggere le armate nemiche a suon di armi bianche, morsi e pugni.
Ma non bisogna immaginare queste guerre come accozzaglie di trogloditi: Anche
le battaglie di Napoleone vi fanno parte. In questo genere di conflitto, più
che fattori tecnici ed ideologici sono le pre-condizioni economiche, sociali, e
politiche a determinarne le caratteristiche.
Guerre di seconda
generazione
Questa
tipologia di battaglie risulta ad uno sguardo sensibile alla violenza già più
tollerabile, in quanto lo spargimento di sangue e membra umane , grazie
all’introduzione massiccia e coordinata delle armi da fuoco, è limitato. Ciò
che prima si squarciava brutalmente con la spada, con le Massed Fire-power diventa oggetto di uccisione a distanza. È dunque
nella prima guerra mondiale, combattuta con pistole e baionette, che le trincee
assumono un’ importanza fondamentale. È solo in seguito all’avvento di questa
tipologia di guerre che nasce la massima francese “ L’artiglieria conquista, la
fanteria occupa”.
Guerre di terza
generazione
Nella
guerra di terza generazione è stato introdotto l’elemento “manovra”.
I
primi a darne dimostrazine sono i tedeschi, che sfondando il fronte nemico con
un cuneo corazzato e facendolo dilagare in profondità ,unendo la potenza del
fuoco e della sorpresa, lo costringono ad arrendersi in pochi giorni. Questo è
un esempio di manovra da BlitzKrieg, che, come le Desert Storm, secondo alla
classificazione delle guerre dei pensatori strategici anglosassoni, rientrano nella categoria di “terza
generazione”. Se la Germania ha potuto elaborare una tattica di vincita
immediata delle battaglie così geniale, è stato proprio grazie all’imprevisto
trattato di Versaille, che l’ha messa in ginocchio.
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