L’anno 2014 è stato l’anno dell’impotenza europea.
Nonostante le iniezioni di viagra proposte da Mario Draghi non c’è stato mezzo
di risollevare le finanze, ammosciatesi nel 2008. In ambito fisiologico, quando
il viagra smette di far effetto si può ricorrere ad una pompetta artificiale.
Analogamente, la Commissione Europea, che oramai non fa’più segreto d’esser
succhiata dalle gengive sdentate degli Stati Uniti, cerca di sopravvivere tassando i suoi stessi
cittadini e gonfiandosi d’aria. Si spera che il nuovo anno possa essere più
fecondo.
Il primo gennaio 2014, con ironica crudeltà, è stata
affidata la presidenza di turno del consiglio dell’Unione europea alla Grecia.
A vegliare sull’anno passato, c’era quindi l’occhio mesto di un paese che s’è
visto costretto a chiedere ai professori di lavorare gratuitamente perchè non
aveva nemmeno più i fondi necessari per sostenere la pubblica istruzione.
Il 22 gennaio a Montreux s’è tenuta la seconda conferenza
di pace di Ginevra con l’ONU, per cercare di discutere della crisi siriana. Ed
è li che pubblicamente ha fatto capolino, per la prima volta, l’embrione dello
nuovo califfato islamico. I tre partiti jihadisti, il Fronte Islamico, il
Fronte al-Nusra e lo Stato Islamico dell’Iraq
e del Levante, hanno pubblicamente annunciato che non avevano nessuna
intenzione di sottostare alle regole ed ai compromessi di nessuno.
Il 13 febbraio il Belgio ha manifestato l’onda di pessimismo
dilagante legalizzando l’eutanasia anche per i bambini. Letta, forse
avvertendone le energie negative che aleggiavano sull’Europa,
A San Valentino Letta s'è dato alla fuga. Giorgio Napolitano è
diventato il nuovo presidente della Repubblica Italiana, ma non sembra voler
far nulla per arginare la crisi finanziaria
e morale del paese. A salvare i valori morali e cristiani dell'Europa, ci penserà a maggio Conchita Wurst all'Eurosong danese.
A pompar d'aria l'Italia, bambola gonfiabile che i clandestini sperano d'usare come scialuppa, ci ha pensato Renzi, divent
ato presidente del Consiglio dei ministri della
Repubblica Italiana il 22 febbraioI suoi fantomatici ottanta euro sarebbero stati anche utili, se al contempo avesse smesso di massacrare di tasse i cittadini Italiani per far andare i loro soldi a Bruxelles e nelle tasche di chi guadagna con il fenomeno della migrazione di massa.
Il 9 marzo, in Corea del Nord s’è assistito ad una bellissima votazione
dittatoriale. L’unico candidato in lista, Kim Jong-un è stato eletto dai
deputati col 100% dei voti perchè non avevano altra scelta. In Europa la democrazia esiste, ma solo come
concetto.
Infatti il 16 marzo il 96% degli abitanti della Crimea ha deciso di
annettersi alla Russia. Al Governo Ucraino di kiev ed a Bruxelles la vicenda
non è piaciuta, quindi rifiutandosi di ascoltare gli indipendentisti hanno dato
il via alla sanguinosa guerra civile che è ancora in atto. Allo stesso modo, il
9 novembre la Catalogna ha votato per l’indipendenza, ma l’Unione Europea ha
esortato la spagna ad ignorarla.
La ripicca europea del 24 marzo
2014 è stata importantissima, anche se è stata eseguita senza chiedere il parere dei cittadini: I leader di Regno Unito, USA, Germania,
Giappone, Canada, Francia ed italia
hanno deciso sospendere la Russia dal G8, perchè contraria al loro concetto di
“democrazia”. Il concetto di democrazia dell’Unione Europea, è lo stesso che ha
portato i socialisti svizzeri a voler rifiutare il voto del 9 febbraio inerente
la chiusura delle frontiere.
Tra il 9 ed il 12 aprile in India più di 815 milioni di
persone hanno preso parte alle più grandi elezioni nella storia della
democrazia mondiale, e due giorni prima persino l’Afghanistan , dopo esser
stato tormentato da innumerevoli guerre, è riuscito ad avere le sue belle
elezioni presidenziali.
Eccetto agli islamici ed ai sostenitori dell’Unione Europea
le dittature non piacciono a nessuno,
quindi non c’è da stupirsi che tra il 18
maggio siano accaduti dei colpi di stato in Libia ed a Tripoli.
Il 22 ,
l’esercito Thailandese ha abbattuto la monarchia costituzionale del 1932. Il 25
maggio in Europa si sono svolte le Elezioni Europee, e le presidenziali in
ucraina, Lituania e Colombia.
Il 29 giugno 2014, per la gioia dei jihadisti e della Nato
che voleva qualcuno che attaccasse la Russia da Sud, è nato il Califfato
Islamico della Siria e del Levante. L’autoeletto califfo Abu Bakr al-Baghdadi ha annunciato al
mondo che Siria, Iraq,Giordania, Palestina, Libano, Kuwait, Cipro e la Cilicia
sono oggetti di proprietà di hallà, e quindi indirettamente, suoi.
L’alone di sciagura portato dalla Grecia come presidente di
turno dell’UE viene mitigato il 1 luglio, quando l’imbarazzante incarico viene
affidato all’Italia.
Il 17 luglio, il premier israeliano decide di inasprire
conflitto contro ai palestinesi,e manda le sue truppe a massacrare i civili che
passeggiano sulla striscia di Gaza. La tensione tra palestinesi ed israeliani
non trova ancora pace.
Il 18 settembre la Scozia tiene un referendum per
l’indipendenza dal Regno Unito, ma per fortuna questa volta l’esito è
favorevole al volere dell’Unione Europea quindi, a differenza della Crimea,
l’Onu non vi manda le sue truppe a massacrare i dissidenti.
Il 16 ottobre a
Milano ha luogo il vertice ASEM, dove Putin stringe la mano a Matteo Salvini,
sperando che lui possa liberare l’Italia dalle continue pompate d’aria proposte
da Renzi.
Il 30 ottobre, in Burchina Faso, il presidente Blaise
Campaoré non piaceva al popolo quindi è stato fatto un colpo di stato.I
militari, anzichè stare zitti come i carabinieri e la polizia italiani che sono
sottopagati e rischiano di perdere i
posti di lavoro, hanno preso con la forza possesso del parlamento.
Il 2 dicembre i leader religiosi mondiali a roma firmano un
accordo contro alla schiavitù moderna.
Peccato che papa Francesco, intimorito
dai cinesi che hanno conquistato il Tibet sfrattando il nostro ultimo Dalai
Lama, non abbia voluto incontrare il grande maestro buddista. Buono invece il
suo intervento del 17 dicembre con Obama e Roul Castro, che ha messo in pace
gli Usa e Cuba, dopo a 55 anni di embargo.
Il 16 dicembre la Russia ha subito un tragico lunedì nero,
vedendosi il rublo affondare del 50%.
Il
27 dicembre, Cina e Russia si sono strette la mano per escludere il dollaro dai
loro scambi.
Il 28 dicembre 550 persone, tra il canale d’otranto ed i mari
orientali, si sono tristemente tristemente inabissate, quasi a rappresentare metaforicamente la recessione che sta colpendo il mondo
intero, eccetto il famoso “ terzo mondo”.
L’anno passato è letteralmente colato a picco, un po’ a
causa della caduta del pezzo del petrolio provocata dall’Isis ed un po’ per via
delle tensioni politiche sempre più gravi tra la Russia e l’Euramerica.
Ma, paradossalmente, è proprio toccando il fondo che si può
prendere la spinta necessaria per risalire.
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