mercoledì 17 dicembre 2014

Crollo del Rublo


putinIl 15 dicembre il rublo ha perso il 10% del suo valore, aggravando la situazione di caduta iniziata 3 anni fa. All’inizio del 2014 un dollaro valeva 32,66 rubli, adesso ne vale 66.


Il rublo, a causa della svalutazione del prezzo del petrolio e delle sanzioni contro la Russia, ha perso il 48,4% del suo valore in meno di un anno. Inoltre, nonostante Putin dica che sia colpa degli speculatori, il ministero dell’Economia della Russia ne ha diagnosticato la recessione, equivalente allo 0,8% .




Per colpa dello stato islamico che sta rivendendo i barili di petrolio a meno della metà del prezzo di mercato tutti paesi che hanno un’ economia basata sul commercio di petrolio stanno subendo una forte inflazione. Come spiega l’Economist, di questo passo il petrolio potrebbe costare meno dell’acqua e raggiungere i 50 dollari al barile. Gli stati uniti sono i principali produttori di oro nero, ma non ne esportano perciò non subiscono direttamente i danni causati dai paesi medio orientali che ne producono troppo e lo rivendono sottocosto. Anche l’Arabia saudita continua a produrre quantità elevatissime di petrolio, al fine di indebolire la Russia e l’Iran, paesi con cui è in concorrenza.




Fino ad oggi la Banca Centrale Russa ha speso 80 miliardi di dollari per tentare di salvare il Rublo, ed ora ha in programma di aumentare il costo del denaro dal 10,6% al 17% . In ogni caso le conseguenze saranno grame: come afferma la vicepremier Olga Golodez, avrà luogo un ricalcolo delle pensioni ed è stato pronosticato un aumento del numero dei poveri, già stimati in 16 milioni su una popolazione complessiva di 144 milioni di persone.


Liliane Tami

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