Nelle zone della ex-jugoslavia, diviso tra Kossovo e Bosnia, gli antenati islamici non sono mai stati dimenticati. Il califfato islamico, silenzioso, vi si è insediato già oramai sa qualche mese. La repubblica del Kossovo, nata nel 2008, attualmente ospita una popolazione di maggioranza mussulmana. Per il momento il potere temporale legislativo è ancora staccato da quello religioso, ma le agenzie di intelligences non escludono che presto le leggi emanate dal parlamento potrebbero essere declassate dalle leggi della Sharìa.
Dal 1999 sono state distrutte oltre 150 chiese ortodosse per mano degli islamici europei che hanno da sempre nutrito antipatia nei confronti del crocefisso. Padre Sava Janjicm, igumeno del monastero di Decani, ha affermato che la situazione è sempre più ingestibile e che i nazionalisti albanesi di religione islamica continuano a distruggere ed imbrattare le chiese cristiane. Grazie all’ONU sono state emanate delle leggi che tutelano i diritti dei cristiani ma sono persino le istituzioni stesse che cercano in tutti i modi di raggirarle e di non farle applicare, perchè l’intolleranza verso al cristianesimo non è una questione di pochi bensì un sentire collettivo. La Kfor, la forza NATO che dal dopoguerra cerca di imporre la pace ( N.B: con le armi) nella ex-jugoslavia nel mese di ottobre ha lanciato un allarme: L’Islam in Bosnia sa assumendo toni via via sempre più minacciosi. Sempre più terroristi cresciuti su suolo europeo vanno a combattere tra le file dell’Isis, e ben il 56% degli islamici presenti in Svizzera provengono dal Kossovo e dai paesi bosniaci.
Questo vuol dire che, pur appartenendo all’Europa, hanno fatto loro la battaglia estremista che ha avuto la sua genesi in medio oriente. Aldilà della tragedia degli attentati e delle vittime sgozzate, come affermano gli osservatori geopolitici che adesso stanno sorvegliando tutte le ong islamiche in Bosnia, c’è il rischio di una vera e propria islamizzazione politica del paese. Finchè il califfato islamico non fa’presa legalmente sulle istituzioni, sui dipartimenti di istruzione e sulle forze dell’ordine il problema è ancora trascurabile, perchè non lede al principio fondamentale della Democrazia della Repubblica. Dal momento in cui le leggi del corano influenzeranno la vita pubblica degli europei bosniaci, non resterà che imbracciar il fucile.
Liliane Tami
http://www.mattinonline.ch/il-califfato-islamico-e-europa-e-vuole-dettare-legge/
Nessun commento:
Posta un commento