Dai Crociati a
Salvini: La cancellazione di Palestina
Mercoledì 18 febbraio Matteo Salvini ha detto che non vuole accettare nessun
riconoscimento dello Stato di Palestina in assenza di accordi bilaterali con
Israele. In contrapposizione Gli esponenti del SEL, il PSI ed alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, due
giorni fa’, hanno deciso di fare una mozione per riconoscere lo stato di
Palestina. E per fortuna, giacché Israele é uno Stato che, di fatto, non solo
non esiste, ma non ha nemmeno ragioni storiche di esistere . “israele”,
essendo un termine privo d’un qualsiasi radicamento in una concretezza
fenomenica storica, è quindi un concetto squisitamente metafisico che non può e
non deve in alcun modo pretendere di imporsi nel mondo fisico. Heidegger, nel
suo splendido “ Sein un Zeit”, afferma che un’ente per poter essere deve avere
un radicamento fisico e storico in un luogo circoscritto nello spazio e nel
tempo. I popoli esenti dall' essere manifesti in un limitato arco temporale
sono, quindi, da considerarsi come estranei al mondo della realtà fattuale, e
come tali è coerente trattarli come entità metafisiche-concettuali e non reali
e concreti. Nei suoi celebri Quaderni neri, appena pubblicati, Heidegger dice
infatti che il popolo dei filistei ( da cui Israele), non godendo di un
radicamento ontologico su un territorio, è da considerarsi metafisico, proprio
come i neonati Stati Uniti e l’U.R.S.S., costruiti artificiosamente sulle
macerie di differenti tradizioni. Seguendo questo ragionamento heideggeriano,
che rende l’essere imprescindibile dal suo radicamento spazio-temporale nella realtà, israele non può essere riconosciuto in quanto ente meramente concettuale e
non collegabile a nessun dato di fatto storico protratto nel tempo.
Gerusalemme: Dai Faroni ai Cristiani
Lo storico inglese Beda il Venerabile nell’opera De Templo
Salomonis Liber afferma che Hiram Abi,
forse un discendente dei faraoni, architettò il celeberrimo Tempio del Re
Salomone sul colle nel cuore di Gerusalemme.
Nel 587 a.c. il tempio venne
distrutto dal Re Nabucodonosor a capo d’un’orda di babilonesi inferociti. Quando nel 331 l’imperatore Alessandro Magno
conquistò Gerusalemme del primo tempio originale rimaneva solo un simulacro. I
popoli giudaici, che erano stanchi di dover sottostare all’egemonia romana,
tentarono di liberarsi mediante alcune insurrezioni, ma fallirono miseramente.
Nel 135 l’imperatore Adriano ribattezzò
la Città di Cristo col nome di
Aelia Capitolina. Al posto del’antico tempio sacro vi fece costruire due statue:
La propria e quella di Giove. Nel 324 Elena, la mamma dell’imperatore Costantino,
lo persuase affinché ridesse alla città il suo nome d’origine. L’imperatore
Costantino, fervente cristiano, decise di abbattere gli idoli pagani per farvi
costruire la Basilica del Santo Sepolcro
e la chiesa dell’Elona sul monte degli ulivi. Da li in poi Gerusalemme
divenne a tutti gli effetti una città cristiana, benché tra il 614 e il 629
cadde nelle mani dei persiani. L’imperatore di Bisanzio Eraclio riuscì a
riprendersi Gerusalemme, ma per poco: nel 638 ci fu la sanguinosa battaglia di
Karmuk, e l’erede di Oaometto, il secondo califfo Omar Ben al-Jattab, si prese
la città santa. Inizialmente il regime islamico si mostrò abbastanza tollerante
nei confronti dei cristiani e degli ebrei. Ma poi, quando la Palestina venne
fatta annettere a Gerusalemme, la situazione iniziò a peggiorare. Walid, il
figlio del califfo Abd el Melik, nel 666
propose di costruire la moschea di Al-Aqsa, che avrebbe dovuto prendere il
posto del tempio di Re Salomone. Due anni dopo, la terra tanto cara alla
tradizione rosacrociana dell’esoterismo cristiano venne oppressa dal ferdello di
una moschea.
Mentre nella cosiddetta nuova “ Terra dei filistei”
accadevano tutti questi fatti tragici, anche l’occidente iniziò a venir
oppresso dall’avanzata dei seguaci di Maometto.
Il generale berbero Tarik ben Ziyad nel 711 iniziò ad invadere, per
conto del governatore arabo del sud africa Musa ben Nusayr, le terre spagnole
di Al Andalus. L’avanzata del califfato in europa sembrava inarrestabile, ma
Carlo Martello, nel 730, riuscì a fermare l’invasione.Gerusalemme , intanto,
era ancora succube alla Sharia e sempre più critsiani, com’è descritto nel
33°verso della quinta sura coranica, perdevano la vita in nome della loro
scelta confessionale.
Fu secoli dopo, il 14 luglio 1099, che Goffredo di Buglione
col suo fedele amico conte Raimondo di Tolosa riuscì a liberare la Città Santa
in cui morì Cristo. il Capitano a capo
dell’esercito crociato, elogiato da Torquato Tasso ne “ La Gerusalemme
liberata”, anzichè imporsi come sovrano del regno di Gerusalemme decise di
farsi nominare “ Difensore del sacro sepolcro”. Ma, purtroppo, non fu in grado
di difendere a lungo la Terra Santa e vi
fu un susseguirsi di scontri tra cristiani,
islamici ed ebrei. Dopo duecento anni, nel mentre persino San francesco
d’Assisi fece capolino sui cambi di battaglia, la situazione parve virare a
favore degli ottomani. I templari cristiani furono scacciati il 14 agosto 1291
dalla loro fortezza di Castel Pellegrino con un bel brindisi al sangue. Fu così
che i franchi vennero espulsi dalle terre medio orientali per oltre cinque
secoli. Il trattato di Jaffa, grazie a cui Al-Kamil si impegnò a cedere
Gerusalemme a Federico 2°, venne a cadere miseramente, ed i cattolici
malinconici della loro terra sacra si organizzarono nell’ abbazia di Cluny ed
in varie logge per commemorare la loro triste disfatta. In Francia fu Ramsay,
accanto a Radclife e Mclean, a tentare di tenere viva la lotta dei templari
nell’ambiente esoterico del cristianesimo. In Germania fu il barone Karl Gotthelf
Von Hund che diede al proprio ordine il nome di Stretta Osservanza Templare in onore alla Gerusalemme rapita al simbolo della croce dagli ottomani.
Il 9 dicembre del 1917
il comandante inglese Edmund Allenby – guarda caso anche lui Gran
Maestro massonico- riuscì ad entrare a Gerusalemme e "liberarla" dalla sharìa
coranica. Per compassione decise di non costringere i popoli li presenti ad
inchinarsi di fronte ai vessilli occidentali, così , grazie agli accordi
Sykes-Picot dell’anno precedente ricteò la fa
Palestina. Di fatto, il tanto sbandierato “ israele ” in realtà sorge dove vi era il Mandato britannico della Palestina: E questo serve per farci capire quanto sia artificiale l’ente israeliano in sé. Da li in poi, questo figlio deviato dell’Occidente, come un feto lebbroso, si rivolse contro la madre europea che l’aveva partorito ammorbandola.
Palestina. Di fatto, il tanto sbandierato “ israele ” in realtà sorge dove vi era il Mandato britannico della Palestina: E questo serve per farci capire quanto sia artificiale l’ente israeliano in sé. Da li in poi, questo figlio deviato dell’Occidente, come un feto lebbroso, si rivolse contro la madre europea che l’aveva partorito ammorbandola.
Ed è per questo che, dopo quasi un secolo di dolorose doglie, è
giunta l’ora di abortire questo feto pericoloso che attende solo di
vampirizzare il suo stesso genitore.
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