Cosa
hanno in comune il fuoco, lo champagne, la penicillina, il mouse del computer
ed il viagra? Il fatto che siano stati scoperti per caso.
Nassim
Nicholas Taleb è un filosofo che ha
dedicato la sua vita allo studio dei processi d’incertezza ed è giunto alla
conclusione che l’imprevisto sia la
miglior fonte di successo.
Il
suo saggio intitolato “ Antifragile*-prosperare
nel disordine” spiega come i
migliori eventi del mondo, e della storia, siano ( quasi) sempre frutto di
fatti inaspettati. Il suo pensiero
filosofico si basa su osservazioni empiriche: I sistemi complessi sono per loro
natura imprevedibili, e che perciò bisogna smetterla di voler controllare e
programmare tutto a tavolino. In natura nulla è ordinato e regolare. Anzi, ci
mette in guardia: Un eccesso di regolarità è malsano per ogni forma
d’organismo. Un ente, sia esso umano, animale, economico, burocratico o sociale
non è una macchina, quindi non può essere soggiogato a norme ed imposizioni
troppo strette. Questo vale anche per il business delle aziende: Un buon imprenditore deve osare mettere in
gioco più del massimo, per poter ottenere grandi risultati. Se invece decide di
operare in modo moderato la sua azienda forse non correrà rischi, ma sarà
destinata al declino. Se il fiume non si butta dalle cascate è destinato a fermarsi
e a diventare acquitrino paludoso. Tutto in natura deve evolvere, e correre il
rischio dell’errore. D’altronde, l’adattamento darwiniano delle specie non è
altro che una conseguenza a piccoli errori genetici che si sono poi rivelati
vantaggiosi....
Anche
nella vita, sia nelle faccende di cuore, di politica che di lavoro, bisogna
accettare il fatto che tutto sia
imprevedibile, ed agire di conseguenza, anche correndo il rischio di mostrarsi
decisi e temerari là dove gli altri si mostrano indecisi e timorosi.
E,
chi si è abituato a gestire gli imprevisti, anche in caso d’errore non si
scoraggerà, anzi: Trovera nuove vie con cui rafforzarsi e prosperare.
Già
nel suo saggio “ Il cigno nero” il filosofo del caso sostiene che imporre costanza ad un organismo vivo è pura follia. Infatti
Hitler, Stalin e la Merkel hanno consacrato la propria esistenza nel tentativo
di omogeneizzare, inscatolare,regolare ed appiattire un pluri-organismo come la
nazione o, peggio ancora, il continente. (Secondo Taleb una società che ha
bisogno d’eroi è composta da conigli che necessitano di qualcun’altro per
compensare la loro vigliaccheria. Il bello della democrazia consiste proprio
nel fatto che tutti sono eroi, il cui valore è distribuito meritocraticamente)
L’ingenua
mania dei totalitarismi per l’ordine ed il controllo è contro natura. Dato che
la società umana è in assoluto il sistema più complesso esistente
pretendere di azzerarne gli impulsi
vitali, tarpando le ali alle iniziative più impreviste e disparate d’ogni
regione e volendolo trattare come un apparecchio meccanico perfettamente
prevedibile ,e non come un essere vivente, a lungo termine lo si farà fallire. Il
bambino cresciuto da genitori troppo apprensivi che l’hanno voluto conformare
agli altri, castrando la sua creatività in una campana di vetro, non
lasciandolo mai giocare col fuoco e bocciandogli ogni sua iniziativa apparentemente è più sano ed equilibrato degli altri. Ma
appena incontrerà un sasso sul suo sentiero vi inciamperà ferendosi gravemente
e piangendo più del dovuto, non essendo abituato a correre, saltare e cadere.
Meglio un po’ di incoscienza e tante piccole sbucciature al ginocchio, anzichè
una quiete innaturale che improvvisamente degenera in incidente mortale.
Nell’ultimo best-seller di Taleb, c’è un
interessantissimo capitolo dedicato alla Svizzera, in cui l’accusa di essere irrazionale.
È priva di un governo centrale, legalizza le armi, ha poche leggi, ha cantoni scoordinati, ha una
minuscola banca centrale ed è soggetta a continue revisioni delle leggi per via
dei referendum. A parere del teorico del caos sono proprio questi fattori,
apparentemente rischiosi, che fanno del piccolo paese il più “antifragile” del
mondo. Il nostro essere imprevedibili ha
accresciuto la nostra capacità di adattamento alle situazioni più diverse, permettendoci di consolidarci e
restare saldi nonostante lo sgretolamento economico di mezzo mondo. Proprio
come una lotteria anche la politica è
soggetta a variabili casuali. E l’unico modo per vincere è osare mettersi in
gioco, esattamente come fa l’economo propenso al rischio che decide di compiere
un’azione la cui conseguenza dipende da un elemento aleatorio, piuttosto che
restare nella posizione statica in cui si trova.
Quindi, avvalendomi del diritto
naturale all’azzardo, mi permetto di concludere dicendo che un Europa che
ci impedisce di prendere i nostri rischi, facendoci ad esempio ripetere
l’ultimo referendum, può solo andare a farsi fottere.
*Antifragile:
neologismo coniato da Taleb. È il contrario di fragile, benchè non sia sinonimo
di resistente. Un oggetto resistente resta immune alle percosse, ma ne resta
inalterato. Un oggetto antifragile grazie ai colpi imprevisti ( cosiddetti
“cigni neri”) accresce la sua forza e le sue potenzialità.
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