Ridar dignità al mestiere più antico
La
legge Merlin, emessa in Italia il 20 febbraio 1958, ha fatto chiudere le case
chiuse ed ha abolito la regolamentazione della prostituzione. Così,
attualmente, la professione più antica del mondo, secondo una stima della
commissione affari sociali della camera,
è esercitata dalle 50.000 alle 70.000 persone. Nessuna di loro è
costretta a farsi dei regolari controlli sanitari ed igienici e nessuna di
loro, dato che la prostituzione non è legittimata, paga le tasse. Per colpa
della legge merlin lo stato non può occuparsi di questi lavoratori ( costretti
ad esercitare in nero ) quindi sono i gruppi malavitosi o i privati poco raccomandabili a prendersene carico. Ciò spiega perchè , secondo una studio del dipartimento delle pari
opportunità recensito nel 2007, più di 2.000 prostitute sarebbero minorenni e
altrettante siano ridotte in schiavitù. L’emissione di questa legge, che ha
riportato le prostitute ad una condizione medioevale, è inoltre colpevole di finanziare e favorire la guerra del quarto tipo contro l’Italia perpetuata dal 4°Reich Europeo: Il ricavato annuo della
prostituzione, circa 5 miliardi di euro, va a beneficiare la mafia ed altre
associazioni malavitose che nuocendo ai cittadini li invitano alla sommossa.
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