Chirurgia. Odi et Amo.
Come l’invidia, vizio capitale, nei falliti, sia un modo per disprezzar la meritocrazia.
Oggigiorno, in Italia, il 70% delle donne tra i 25 e i 60 anni s’è sottoposto ad un
intervento di chirurgia estetica. Questi importanti dati numerici mostrano come
oramai la chirurgia estetica sia divenuta un fenomeno di massa, e per rendersene
conto basta guardarsi attorno. La bellezza delle donne sui cartelloni
pubblicitari, degli attori, delle icone di stile e dei politici è da
attribuirsi solo ed unicamente al Buon Dio o vi è anche stato dato un
contributo umano?
Evidentemente, oltre che ad un virtuoso utilizzo del fotoritocco, moltissime celebrities si sono affidate alla
scienza per rendere gloria al prezioso dono di Madre Natura, ossia il Corpo.
Certi individui appartenenti al mondo dei Mass Media hanno
fatto del loro aspetto fisico l’unico mezzo con cui guadagnarsi da vivere,
perciò nel loro caso si può dire che i “ritocchi” siano requisiti inevitabili e
legati alla professione. Infatti nella maggior parte dei casi l’intervento
umano sulle loro carni è palese. E, spesso, criticato aspramente da chi vi
getta un’occhiata superficiale.
La gelosia collettiva che nasce di fronte ad un fisico
perfetto fa’sgorgare nelle genti –inconsciamente desiderose d’apparir più
belle- un astio immotivato.
Il rancore l’aggressività che taluni nutrono nei confronti
della chirurgia estetica ha un’origine antica quanto la Bibbia, ed esso ha un
nome: Invidia.
Un esempio lampante di “ invidia collettiva” lo ritroviamo
digitando su google il nome di Valeria Lukyanova. I blog sono saturi d’articoli in cui la
definiscono un’oca, una stupida ed una vanesia. Questa ragazza, nata conforme
agli attuali standard di bellezza, si è sottoposta ad una serie di interventi
chirurgici, riuscendo a fare della propria carne ciò che io reputo essere il “
tempio perfetto dell’anima”. Il bisturi abbinato ad uno stile di vita sano ed
ad una fortunata predisposizione genetica hanno dato ad un umano l’apparenza –
figurativa- d’un angelo o di una Venere . Io la reputo davvero meravigliosa,
proprio grazie a questo suo aspetto “ sovrumano”, quasi divino. Lei sì che
avrebbe potuto soddisfare le esigenze di Michelangelo Buonarrotti, che era
solito ad usare decine di muse per dipingere una sola donna, in quanto in
nessuna riusciva a trovare la bellezza ideale.
Eppure, è proprio la bellezza di questa ragazza ad essere la sua croce,
fonte di decine e decine di blog in cui viene accusata di vanità ed ignoranza. A causa dell’astio collettivo la
mediocrità pone più attenzione alla critica del suo corpo, anzichè alle sue parole. Lei , che è una giovane
medium , insegnante di yoga, seminarista, filantropa, poetessa e cantante di
musica lirica, possiede una sensibilità mistica ed un’intelligenza superiori
alla norma. Paradossalmente, sono proprio coloro che la criticano che
maggiormente necessiterebbero dei suoi insegnamenti di pace, fratellanza,
sapienza ed amore. Forse, la rabbia provata nei confronti di questa ragazza non
è un mero astio nei confronti della chirurgia estetica, bensì un’odio viscerale
nei confronti della meritocrazia. Lei ha scelto d’esser bella e ci è riuscita,
la sua volontà s’è trasformata in carne e la sua ostinazione s’è mutata in
ricchezza economica ed agi finanziari. Lei ha voluto aver successo, e ci è
riuscita. Usando la chirurgia estetica come mezzo e non come fine.
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