Colpito Boris, Ucciso Putin ( Nella foto, Il'ja Vladimirovič Ponomarëv)
Non è ancora
chiaro se l’assassinio del 27 febbraio scorso sia stato perpetrato per
eliminare un uomo o per far vacillare
un intero paese. Bisogna capire se la Pistola Makarov, in dotazione a esercito
e polizia Russa, fosse guidata da una mano mossa dagli Stati Uniti e puntava in realtà a Putin o se invece
mirasse davvero a Nemstov, personaggio estremamente scomodo per le sue
inchieste.
Nemstov: Un
ficcanaso che voleva la pace tra la Russia e l’Ucraina
Nemstov , 55 anni, che fu vicepresidente sotto Eltsin, era una vera e propria spina nel
fianco sia per il governo che per la
malavita russa. Innanzitutto era sgradito a Putin perchè era il leader
dell’opposizione politica. In secondo luogo, oltre che essere uno scienziato
nucleare, era anche un giornalista ambientalista col brutto vizio di ficcare il
naso nelle questioni più losche e pericolose. Ha ricostruito una serie di
dossier in cui denuncia le vicende politiche ed ambientali riguardanti chernobyl, poi ha scritto un
testo per criticare la drammatica questione del terrorismo ceceno. Attualmente,
ha riferito l'ex presidente della Georgia Mikheil Saakashvili, Nemstov stava per pubblicare dei fascicoli molto
scomodi sull’Ucraina.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha
ricordato il suo "amico" Boris Nemtsov definendolo un ponte tra
Ucraina e Russia. La Nato, com’è sempre più evidente, non ha nessuna intenzione
di veder instaurarsi la pace tra Russia ed Ucraina, anzi: Si sta mobilitando,
mediante una battente propaganda Europea
ed anti-russa, a far rivoltare anche tutti gli staterelli, come l’Estonia, che
giacciono tra la Russia e l’Europa.
La pista islamica
Ieri
l’ex-tenente ceceno Zaur Dadayev, come riporta l’agenzia di stampa russa
interfax, ha ammesso di essere il responsabile dell’omicidio. Stando alla sua
confessione spontanea l’omicidio sarebbe
stato perpetrato per vendicare l’avversione di Boris Nemstoov nei confronti
dell’islam. Zaur dadayev è ceceno – quindi proviene da un territorio che è ancora
in lotta per la propria secessione dalla Russia- e non ha gradito i commenti
negativi sull’Islam di Nemstov in seguito all’attentato a Charlie Hebdo. .I
primi a sospettare una pista islamica sono stati i giornalisti della rete
televisiva Ren Tv, tesi poi rilanciata
dai siti russi. Tale teoria -troppo facile per essere vera?- fin da subito è stata accredita anche dal
fatto che vicino alla scena del crimine vi fosse una Lada Priora di colore
bianco con una targa della repubblica caucasica russa dell'Inguscezia, zona
conosciuta per esser abitata da diversi russi di fede islamica.
La Pista occidentale : Ucraina o USA?
Il 15
gennaio scorso presso al CSIS di
washingoton, Center for Strategic and International Studies, si è tenuta una
lezione...su come sobillare la Russia e rovesciarne il regime. A mostrare le
slides su come organizzare a distanza un colpo di stato è stato Il'ja
Vladimirovič Ponomarëv, deputato per il partito Russia Giusta, Spravedlivaja Rossija.
Uprising Strategy
È già da
qualche anno che , in modo ancora più insistente e strategico di Boris Nemstov,
Il’ja si sta impegando a sobillare la russia organizzando in piazza manifestazioni
anti-governative. Questo genere di manifestazioni pseudo-violente, organizzate
dai politici per il semplice scopo di far arrestare i manifestanti e creare
così un senso d’oppressione in tutta la popolazione, sono uno stratagemma di
guerra assimetrica davvero molto potente perchè lavorano sul “senso di libertà”
degli abitanti di un paese.
L’attività
insurrezionista del deputato per il partito d’opposizione ha fatto
sacrificare il blogger Alexey Navalnyj e lo scrittore Eduard
Limonov. Due cittadini messi in galera
dallo Stato, ne fanno rivoltare altri due milioni. Forse, Boris Nemstov, allo
stesso modo, potrebbe esser stato immolato dai suoi stessi compagni per
destabilizzare Putin, in nome del liberismo sfrenato Americano.
Liliane Tami
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