Dall’11
marzo 2014 la Crimea è diventata una repubblica Autonoma ed attualmente è in forte crescita. Da quando uno stormo di Falcon 20, negli anni 90, ha portato illecitamente in America le bombe atomiche dell'Ucraina, mai s'era visto un momento così prolifico per la Crimea. Il governo
Russo, per aiutarla a svilupparsi, si imp
egna ad agevolare gli imprenditori
occidentali che vi vogliono andare ad investire. Approfittiamone!
Venerdì 20 marzo, a Milano, l’associazione Lombardia Russia di Gianluca Savoini ha permesso un incontro tra i
ministri di Crimea ed i maggiori imprenditori italiani. Gli ospiti d’eccellenza erano Matteo
Salvini, il vice ministro per lo viluppo
della Crimea, il Ministro per lo sviluppo economico ed il segretario particolare
del ministro per lo sviluppo della
Crimea. Salvini ha affermato che tra
Crimea e Lombardia vi sono molte analogie a livello territoriale e che entrambi
i paesi hanno bisogno di più investimenti nel settore agricolo. In Crimea, a
differenza dell’Italia, gli imprenditori che vogliono dedicarsi al settore
agroalimentari non sono distrutti dalle tasse e, soprattutto, oltre che trovare
un mercato in forte crescita, sono anche agevolati da una serie di programmi
proposti dal governo Russo.
Claudio d’Amico,
responsabile della Lega Nord per i rapporti con i partiti esteri, ha esposto i
motivi che rendono la Crimea un territorio così allettante per gli imprenditori
italiani. Innanzitutto l’ambiente: il suolo collinoso , verdeggiante e
rigoglioso è favorevole per tutte le attività strettamente interconnesse con la
natura, come il settore turistico e
quello agricolo. Il governo Russo, infatti,
vuole rendere la Crimea un polo d’attrazione, perciò si sta impegnando a
promuovere il turismo. In secondo luogo la Crimea è una repubblica affacciata
sul mare, quindi tutte le attività costiere o che necessitano di uno sbocco sul
mare a fini strategici sono agevolate.
Elena Abramova, vice ministro per lo sviluppo
della Crimea ( Federazione Russa) ha sottolineato che Simferopoli vanta di
un rapporto storico con l’Italia. Il
ministro della cultura in Crimea ha appunto
rivalorizzato l’intreccio storico tra russi di Crimea ed Italiani in una
mostra intitolata “ Gli italiani in Crimea”. Dalle flotte genovesi che intrattenevano
scambi marittimi con la Crimea i punti
di sintesi ed arricchimento reciproco tra queste due culture sono stati
moltissimi e ve ne saranno certamente di nuovi.
Nikolay Koryazhkin, viceministro
per lo sviluppo della Crimea ( Federazione Russa) ha confermato che il
governo russo vuole impegnarsi a finanziare parte della ripresa economica della
nuova repubblica di crimea. Ciò che si produce in Crimea può esser venduto in
Russia senza alcun limite, ed è un ottimo modo per raggirare le scomode
sanzioni ecomiche imposte dall’Unione Europea. Attualmente, oltre al turismo,
il settore dell’ortofrutticola è in espansione e vi sono pochi rischi per gli
imprenditori nell’investire in questo ambito. È un mercato sicuro, perchè i
beni prodotti attualmente sulla penisola non sono sufficienti a soddisfare la
richiesta da parte della Russia. Il settore dei macchinari agricoli è ancora
carente, perciò gli imprenditori esperti in questo ambito sono ben graditi.
Oltre al mercato agroalimentare anche quello turistico è in netta espansione:
Basti pensare che l’ultimo anno 4 milioni e mezzo di turisti russi sono andati
a fare il bagno nello splendido mare di Crimea, molto simile a quello greco.
L’interesse per le infrastrutture vacanziere è in continuo aumento.
Vadik Tretyakov,
segretario particolare del ministro per lo sviluppo economico della Crimea,
ha detto che le infrastrutture versano purtroppo in condizioni terribili.
Attualmente vi è quindi un intenso programma per favorire lo sviluppo
economico: 11 miliardi di euro sono
stati investiti per migliorare il sistema pubblico garantendo acqua potabile,
energia e trasporti migliori. Ha spiegato nel dettaglio come la Federazione
Russa aiuterà anche i privati che coglieranno questa grande opportunità
lavorativa.
Attualmente è in corso un programma chiamato “development
& transportation industry” che prevede:
-Zona economica libera di crimea, che ha iniziato a
funzionare nel gennaio 2015
- Agevolazioni fiscali e doganali per importare macchinari
industriali senza pagare tasse doganali
-Facilitazione dell’ottenere i visti d’entrata per i
partecipanti a questo programma
-da aprile verrà emessa una nuova legge per facilitare la
partnership tra ucraini ed italiani
Per far partire una piccola impresa in Crimea e partecipare
a questo progetto, grazie alle agevolazioni che permettono di risparmiare fino
al 30%, sono necessari solo 3 milioni di rubli, circa 50 mila euro. Fino ad
oggi la Russia ha versato 66 miliardi di rubli , quasi un miliardo di euro, per
agevolare le start-up nascenti in ucraina.
Chiunque fosse interessato ad approfondire tale tematica,
non esiti a cliccare qui e prendere
contatti diretti con l'associazione Lombardia Russia. Vi metteranno in contatto
personalmente con chi di dovere.
Liliane Tami
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