Oggi, presso l’università Cattolica del Sacro Cuore, si è tenuto un convegno sul ruolo dell’intelligence per la sicurezza della repubblica. Le due sale del convegno erano piene: ciò significa che il pubblico, perlopiù composto da giovanissimi, è desideroso di avvicinarsi a questo mondo spesso sconosciuto. Per molti questo appuntamento, arricchito anche da un formulario da compilare, è stato il primo approccio al mondo dei servizi informativi.
Le future spie della repubblica italiana , alcune appena ventenni, tenevano in mano con orgoglio il numero offerto di Gnosis: in aula non si faceva segreto del fatto che il paese necessita di specialisti in questo settore. Il clima geopolitico teso costringe a reclutare sempre più personale di questo tipo. Molti gli studenti di lingue, scienze politiche o facoltà trattanti le pubbliche amministrazioni, nonostante Franco Anelli, magnifico rettore dell’università, abbia detto che sono preferiti i laureati in materie specifiche, come ad esempio biologia, chimica, medicina, ecologia ed energie rinnovabili. ( un-official cover)
Giampiero Massolo, Direttore Generale Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, ha detto che lo spin-off della globalizzazione è negativo per il sistema delle intelligences e, come ha anche confermato Riccardo Redaelli
Direttore del Centro di ricerca sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato, l’idea di un’unica intelligences europea è bella ma difficoltosa da attuare. Le minacce nei confronti di un paese ( che possono venire dalla stampa, dalle aziende/multinazionali o dal cosmo cibernetiche) sono strettamente connesse alla Sovranità Nazionale quindi, nonostante i claudicanti tentativi dell’Unione Europea di unificare tutto, questo progetto potrebbe non funzionare al meglio. Inoltre, evidentemente, una società multietnica, multiculturale e multirazziale, parafrasando Redaelli, è difficile da analizzare e quindi bisognerà “ stringere i bulloni”.
Direttore del Centro di ricerca sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato, l’idea di un’unica intelligences europea è bella ma difficoltosa da attuare. Le minacce nei confronti di un paese ( che possono venire dalla stampa, dalle aziende/multinazionali o dal cosmo cibernetiche) sono strettamente connesse alla Sovranità Nazionale quindi, nonostante i claudicanti tentativi dell’Unione Europea di unificare tutto, questo progetto potrebbe non funzionare al meglio. Inoltre, evidentemente, una società multietnica, multiculturale e multirazziale, parafrasando Redaelli, è difficile da analizzare e quindi bisognerà “ stringere i bulloni”.
http://www.unicatt.it/eventi/events-Intelligence_loc.pdf
https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/documentazione/la-legge-1242007-in-breve.html
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