Il prossimo 14
giugno il popolo e i cantoni svizzeri saranno chiamati a manifestare la propria
volontà di scelta. Secondo uno studio di Avenir Suisse questo “eccesso” di
libertà è però sconveniente e fastidioso. Non tutti sono fatti per amare la
libertà e la democrazia diretta- ma permettersi di stilare una riforma di
cinque proposte al fine di sabotare il sistema delle iniziative popolari è un
vero e proprio oltraggio ad ogni singolo cittadino elvetico. Gerhard Schwarz,
direttore di Avenir Suisse, vorrebbe che il Consiglio Federale, anzichè
limitarsi ad incaricare la segreteria Federale di svolgere un esame formale del
testo, verificasse il contenuto materiale dell’iniziativa. Il suo timore è che
i cittadini ( Homo Sapiens Sapiens), avvalendosi della facoltà di pensare e di
autodeterminarsi, propongano iniziative popolari contrarie alla Convenzione
europea dei diritti dell’uomo.
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