Uno scenario immaginario di insurrezione identitaria
In uno scenario fantapolitico....
Immaginiamo di essere in uno scenario fantapolitico in cui i
dissidenti che non si identificano più con la democrazia centralista dell’Unione Europea vogliano manifestare per
opporsi al regime totalitario liberista europeo.
Facciamo finta che siano persino sostenuti da alcuni
politici locali che vorrebbero difendere la loro sovranità nazionale o il loro
diritto alla secessione. Mettiamo anche che questi identitari-nazionalisti siano sostenuti persino dal loro corpo di polizia nazionale e , quindi, le loro rivolte siano legittime. Immaginiamo che ,essendo fastidiosi all'Unione Europea, debbano venir
repressi da un ipotetico corpo di giustizia sovra-nazionale che non deve
sottostare alle leggi delle singole nazioni.
Un'armata di agenti che fa'capo ad un governo centrale
europeo non dovrebbe più rispettare il codice penale e legislativo delle
nazioni in cui opera, quindi può reprimere i moti rivoluzionari come meglio
crede.
Immaginiamo ora che i ribelli identitari vogliano
coordinarsi in milizie spontanee per difendere la propria terra ed i propri
valori e che, come le camicie verdi padane, vengano fermati e messi in galera,
ma non più dalla polizia nazionale, bensì proprio dall'immaginario corpo di
super-polizia europea.
Quindi, in un’ipotetica democrazia totalitaria che vuole
detenere il monopolio della violenza, gli eventuali dissidenti potrebbero
trovare degli “escamotage” legali per potersi armare legalmente ed
auto-difendere.
Come i dissidenti potrebbero opporsi al regime
Un metodo per opporre una
resistenza armata ed organizzata ad un'ipotetico corpo militare
sovra-nazionale, con sede legislativa nel cuore dell'Europa, potrebbe essere quello di creare una rete di
aziende di formazione per body-guards o contractors. Tale idea, impensabile
nella realtà, nemmeno in Svizzera
potrebbe aver luogo perchè nel 2013 le aziende private di formazione per
mercenari sono state messe fuori legge.
Negli ultimi decenni ben 17 paesi europei hanno abolito il
servizio militare obbligatorio, quindi si può presumere che in ipotetico futuro gli
abitanti di un'immaginaria Europa totalitaria siano sempre meno capaci di manipolare le armi.
La maggioranza degli
eserciti occidentali di oggi sono composti da militari professionisti, mentre i
cittadini medi non sono nemmeno in grado
di distinguere una Glock da una Beretta e non hanno la più pallida idea di come
compiere il movimento di carica di un fucile.
In uno scenario fantapolitico in cui un popolo
disarmato che non è in grado di
difendersi da solo da una minaccia ( es. islamica) dovrebbe comunque
far affidamento all'Esercito sovra-nazionale con sede legislativa aldifuori
della sua nazione. Perciò, il popolo che si sente leso nella sua sovranità
nazionale, al fine di non infrangere
leggi sul disarmo emanate da enti sovra-nazionali ( che non rispettano la sovranità
e l’autodeterminazione dei popoli) ogni singolo cittadino dovrebbe essere in
grado di garantirsi da solo un'istruzione basilare sulla alla legittima difesa.
Dato che, in questo mondo fan tapolitico le organizzazioni di privati/ società/
organizzazione politiche che mirano ad
insegnare le tecniche della legittima difesa armata ai cittadini, sono state
vietate, è importante che i singoli individui provvedano alla loro stessa
formazione bellica.
Costruire un’esercito a schema piramidale di identitari,
indipendentisti o semplici cittadini che hanno a cuore la loro sovranità
nazionale, in questo scenario totalitario, impossibile. Per raggirare questo
noioso ostacolo burocratico, al fine di evitare di finire in prigione come le
vecchiette che in veneto hanno costruito per gioco il famigerato “ tanko”, gli
ipotetici dissidenti non dovrebbero
sconfinare oltre al “politically-correct” ed alla legalità.
I dissidenti potrebbero lasciar emergere spontaneamente un
esercito non-convenzionale senza mai infrangere la legge
In questo scenario fantapolitico in cui vi è la necessità di
fare un'insurrezione armata bisognerebbe creare una rete “a stella marina” tra
diversi gruppi uniti da valori ed ideologie affini.
Queste persone in grado di autodifendersi non
avrebbero bisogno di una divisa: Un'
ideologia comune già basterebbe a tenerli uniti.
La teoria del caos, ben
studiata presso al Pentagono, insegna che un movimento di offesa/difesa, come
può essere quello dell’Isis, quando “scatta” poi si propaga poi con un effetto
domino. Un eventuale organizzazione
rivoluzionaria, per creare disordine su larga scala, dovrebbe agire in modo
molto semplice: I micro-gruppi simpatizzandi e sparsi per il territorio dovrebbero organizzare corsi di autodifesa tra amici e
proporre attività ludiche e sportive “ da guerra”. Se un rivoluzionario dissidente facesse parte di un
gruppo di giovani studenti universitari potrebbe proporre gite al poligono
della sua città, al fine di avvicinare i suoi "accoliti" al mondo
delle armi. Se avesse tempo e voglia, potrebbe iniziare a seguire corsi di
caccia con alcuni amici, o portare la sua combriccola a farsi due risate a
Paint Ball o soft air.
Le forze dell'ordine non dovrebbero sottovalutate questo
modello ludico di auto-istruzione militare: è riconosciuto come vincente da
tutte le accademie esperte in strategie di quarta generazione e terrorismo. I
sobillatori, pagati dal pentagono o stipendiati dal Mossad, per formare i
cosiddetti” terroristi” usano proprio questi sistemi apparentemente innocenti.¨
L'arte dell'insurrezione è quella di dissimulare la
formazione del soldato con quella dell'attività ludica dell'innoquo cittadino.
Armarsi rispettando la legalità e la morale
In italia il porto d'armi per uso sportivo è una licenza
rilasciata dal questore, che consente di esercitare il tiro a volo e il tiro a
segno. La licenza ha una validità di 6 anni e viene rilasciata dopo circa 90
giorni dalla richiesta. Inoltre è possibile chiedere il porto d’armi per
legittima difesa semplicemente compilando questo modulo e facendo un colloquio col prefetto. Qui si trovano tutte le informazioni ed il modulo da compilare. http://www.poliziadistato.it/articolo/view/308/,
dopodiché si ha la possibilità di tenere l’arma carica nel cruscotto per
difendervi da un eventuale aggressore islamico armato di machete. Un'arma
è pericolosa, quindi sarebbe utile almeno una volta all'anno seguire un
corso di tiro, sia di precisione che dinamico. Purtroppo, in un momento di
grande stress, maneggiare con cura un'arma senza sufficiente allenamento è
difficile e si rischia sempre di ferire delle persone.
Come l'Unione Europea dovrebbe difendersi dagli attacchi:
Il parlamento europeo
sovra-nazionale, per evitare la nascita
di gruppi armati rivoltosi, dovrebbe semplicemente rendere illegale il
porto d'armi per tutti e dappertutto e bandire ogni forma di addestramento
militare in tutte le nazioni in nome dell'Amore. Inoltre dovrebbe sciogliere i corpi di polizia/carabinieri/militari per creare degli organi di difesa e protezione dei cittadini esclusivamente Europei e sovranazionali.
Come un politico del Wisconsin, a favore del porto d'armi,
potrebbe argomentare se gli venisse imposto dall’alto di disarmare i suoi
cittadini:
"Anche anche i più grandi strateghi contemporanei ed i
grandi sociologi militari come Tibor Szvircsev Tresch o John Boyd sono a
favore dell’armare il popolo. Frans P.B.Osinga,
allievo di John Boy, aviatore americano e consulente del
pentagono, nel celebre libro “ L’arte della guerra di Boyd”, tramite la teoria
del caos, dimostra come il cittadino-soldato facente parte di un sistema
complesso è, a lungo termine, garante di stabilità e sicurezza. Nella sua “
Wrap up”( la conclusione) afferma che “ colui che ha la volontà è in grado di
prendere iniziativa nello sfruttare varietà, rapidità e armonia – come premessa
per da vita e adattarsi a cambiamenti di ritmo e di schema più distinti o più
irregolari e più veloci e anche per ridefinire il punto di applicazione e la
direzione dello sforzo-riesce a sopravvivere e dominare. John Boyd,appassionato
di scienza e filosofia, è stato il più grande stratega di guerra dei tempi moderni e prestò servizio presso la 4°divisione
meccanizzata di stanza a Fort carson come pilota di caccia. La sua “arte della
guerra” è radicalmente diversa da quella di Sun Tzu, Machiavelli e e
Clausewitz: loro vedevano i conflitti come dei confronti circa simmetrici tra
eserciti. Boyd, invece, analizza la
guerra come se fosse un’organismo vivo, imprevedibile ed ad alta complessità.
Questa scuola di strategia detta
“organica” vede la guerra non più come un conflitto semplice tra parti, ma come
una serie di tensioni sempre presente in tutte le società che compongono la
pluralità del mondo. È per questo che, come anche ribadisce Mark Duffield in “
Guerre Post-moderne”, oggigiorno è necessario staccarsi dalla vetusta visione
del soldato in divisa. Di fatto, un un’epoca in cui tutto è stato de-costruito,
anche la figura del cittadino e del soldato vanno frammentate per essere riunite
in un singolo individuo. Secondo Clausewitz il soldato che si fa'massacrare è
una pedina della politica, mentre le teorie moderne, da Bernard Wicht a
Luttwak, affermano che nelle rete
sociale ad elevato tasso d’interconnessioni il cittadino-soldato stesso può
influenzare il destino politico di una nazione.
Dato che la guerra non è un'appendice sterile della politica ma ne è parte
viva, essa può essere "ammansita" ed inglobata nel vivere quotidiano
per garantire la pace. Concludo con un'estrattro tratto da " L'arte della
Guerra di boyd": Colui che non ha
Volontà – intesa come potenza data dall’essere armati- non è in grado di prendere l’iniziativa di
difendersi ed è destinato ad essere travolto o a sopravvivere per essere
dominato, anziché combattere per la propria affermazione ed identità."