Pecore, lupi e cani
pastore: La storia di khris Kyle.
“ Je suis charlie”é la nauseante frase ripetuta in loop da
coloro che, fino alla settimana scorsa, non s’erano ancora accorti della
minaccia del terrorismo islamico. Per ironia della sorte una delle principali
scene del film “ American Sniper” ritrae l’attore Bradley Cooper che spara ai
nemici in khefia indossando un cappellino...su cui è scritto , in lettere
corsive, il bisillabo “Charlie”.
Grazie a quest’autoproiezione inconscia tutte le pecore je-suis-charlie
sono pronte ad immedisimarsi nel cane pastore Khris Kyle e a premere con lui
160 volte il grilletto del fucile Lapua
Magnum 338 per uccidere i lupi terroristi.
Per capire bene la questione delle pecore, dei cani pastore
e dei lupi accennata all’inizio del film dal padre del protagonista, durante
una cena di famiglia, è necessario legger il libro “ On Combat” di Dave
Grossman. Questo testo, editto in Italia da Edizioni libreria Militare, spiega
la psicologia e la fisiologia dei combattenti e dei soldati, e le sottili differenze che vi sono tra
loro...ed i semplici criminali di guerra.
Secondo questo libro, ripreso da Clint Eastwood, al mondo
esistono tre tipi di persone: Quelle quiete, buone e tranquille come la moglie
di khris kyle che guarda alla guerra con disprezzo, paura ed un senso di
incomprensione. Poi vi sono quelli armati di zanne ed artigli che per via della
loro naturale costituzione sono portati a combattere, sbranare ed
uccidere. Questi individui, dotati di
forza e frenesia bellica, possono scegliere se adoperare le loro armi per
ferire o per proteggere il gregge. Chi, avvalendosi dei sentimenti nobili, usa
le proprie zanne per difendere i cittadini è un cane pastore, e chi le usa per
ferirlo è un lupo.
Purtroppo, il gregge, essendo naturalmente portato a
disprezzare le zanne e gli artigli tende a disprezzare sia i lupi che i cani
pastori che lo proteggono, non riuscendo a discernere gli uni dagli altri.
Analogalmente, viviamo in una società in cui tutto ciò che ha zanne ed artigli
viene visto come “ lupo”. Invece, grazie al bellissimo film di Clint Eastwood,
anche chi disprezza a priori armi e soldati vedendo la bontà e la gentilezza
che si cela dietro al cecchino impara ad apprezzare e ad essere grato verso gli
eroi che indossano la divisa.
Il film, tratto dalla vera storia di un cow boy che è
sopravvissuto alla famigerata “Hell Weeks” d’addestramento dei Navy Seals,
presenta una trama davvero semplice. Per la maggior parte del tempo le
inquadrature mostrano immagini di guerra e massacri in terre arabe. A volte si
ha l’impressione che la trama venga messa in disparte per dar rilievo a
sparatorie, uccisioni e rocambolesche fughe tra i tetti distrutti della medina
in fiamme. E, per quanto possa sembrare malsano, è proprio questo concentrarsi
sull’aspetto più pratico e tecnico della guerra a rendere così appassionante il
film. Inoltre, se paragonati alla perversione del“ Macellaio” islamico che
sevizia un bambino penetrandogli il cranio con un trapano, i soldati americani armati di fucile paiono
improvvisamente diventare un gruppo di bravi boy-scout pacifici, amichevoli e
gentili.
Clint Eastwood ha cosparso la guerra coi glitter del
patriottismo, dell’onore, della solidarietà e dell’amicizia. Non l’ha fatto per
marketing, bensì per avvicinare “ le pecore pacifiste” al “ Cane pastore”. Il
regista, concentrandosi sulle dinamiche psicologiche dei soldati e sulle loro
singole azioni nel conflitto ha
trascurato alcuni dettagli presenti nel libro, ma non rilevanti per la
comprensione della storia. Ad esempio, nel film, la prima vittima del cecchino
è stata un bambino con un’arma russa in mano, mentre in verità, s’è trattato di
una donna con una granata cinese. Ma d'altronde, con le attuali vicende
geopolitiche, è legittimo che gli Americani cerchino di fare un po’ di
propaganda anti-russa.
Inoltre, il film ha mostrato il cecchino come un papà mosso
da un profondo senso dell’altruismo, mentre il libro...ci presenta anche un
Khris Kyle più animalesco che si picchia ubriaco nelle neve coi suoi amichetti
Seals.
Se vi piacciono i film che parlano di cani pastori che
difendo il loro gregge consiglio di guardare su youtube il film Stalingrad of
Chechnya, che è stato censurato nelle sale cinematografiche occidentali. I Navy
Seals Americani attualmente vanno di gran moda, ma non permettiamo che la
propaganda atlantista ci faccia scordare le eroiche imprese degli Spetsnaz
Russi.
Liliane Tami
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