domenica 4 gennaio 2015

Quando le dogane proteggono dalle infiltrazioni della CIA



 Il programma “ Checkpoint” insegna alle spie della CIA a non far trapelare la loro vera identità e le loro vere intenzioni nel caso vengano acciuffate alle dogane. Ecco perchè bisogna eseguire controlli più severi alle frontiere.

WikiLeaks ha appena divulgato un’ottima notizia: I controlli biometrici fatti alle frontiere dell’Europa risultano problematici per gli stessi agenti della CIA. L’intelligence americana teme che i controlli alle dogane ed agli aereoporti possano rivelare l’identità dei propri agenti. La CIA, per poter estendere i suoi tentacoli nel nostro territorio, nel 2012 ha messo a punto un programma chiamato “Checkpoint”:  serve ad istruire gli agenti a dissimulare la loro vera identità se interrogati dai doganieri.

Julian Assange ha  dichiarato infatti che «La Cia ha fatto rendition* nei paesi europei, inclusa l'Italia e la Svezia, durante l'amministrazione Bush.  Ma, l’hacker platinato  ha anche affermato che con il cambio di governo le cose non sono cambiate: «Questi manuali dimostrano che, sotto l'amministrazione Obama, la Cia intende ancora infiltrare le frontiere dell'Unione Europea e condurre operazioni clandestine».

Le risorse delle dogane europee sono insufficienti
Le poche frontiere europee rimaste utilizzano un database chiamato “ SiS” e “ Sirene” per individuare gli immigrati affiliati ad organizzazioni criminali e terroristiche classiche. Ma, da quanto emerge dai dati divulgati da Wikileaks, questi controlli sono ancora insufficienti per proteggerci dai cittadini americani in missione d’indagine. “ Frontex”, che non basta  neanche per schedare le flotte di clandestini che vengono all’arrembaggio del continente europeo, non riesce a far fronte in modo adeguato alla minaccia delle spie americane.

Soluzioni
Nel corso del 2015 verrà reso operativo il sistema “Entry/Exit System” (EES) in Europa, ossia la presa automatica dei dati biometrici dei viaggiatori di nazionalità non europea.  Le dogane ed i relativi controlli, oltre che fornire un valido contributo alla lotta contra al terrorismo internazionale, svolgono un vero e proprio lavoro di protezione contro le indagini delle intelligences americane, che con le loro ricerche mirano a sabotare e rubare informazioni dai nostri governi, le nostre aziende e le nostre banche.


* rendition: prelevare di forza una persona accusata di terrorismo da un'altro paese senza far ricorso alle autorità locali

@Liliane Tami 

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