Allen Dulles , che stava a capo della scuola di formazione di sobillatori/agenti provocatori/addestratori/agenti segreti, grazie ai soldi ceduti dagli Stati Uniti poté rifornire gli eserciti partigiani di armi e nuove strumentazioni belliche. L'intelligence americana , che non vedeva di buon occhio il comunismo, voleva che la resistenza si perpetrasse perlopiù mediante azioni armate a corto respiro e sabotaggi, ma la situazione politica sfuggi loro di mano, benchè riuscirono comunque a raggiungere il loro obbiettivo: Provocare e fomentare un 'insurrezione armata - già latente nel popolo italiano- che sarebbe poi stata causa del Colpo di Stato.
Gli Alleati, però, avevano un timore: rafforzare con la loro strategia il Partito Comunista Italiano, nemico della democrazia quanto il fascismo.
Anche la morte di Mussolini venne pianificata a Villa Mimosa: Nel 2009, i ricercatori Cavalleri, Giannantoni e Cereghino, svolsero un attento esame dei documenti dei servizi segreti americani tra il 1945 ed il 1946 ( resi pubblici durante l’amministrazione di Clinton) e scoprirono che la spia americana Valerian Lada-Mokarski aveva avuto un ruolo fondamentale nel monitorare che la fucilazione di Mussolini e Claretta Petacci avvenisse all’alba del 28 aprile del 1945 a Giulino di Mezzegra per mano di Michele Moretti, Aldo Lampredi (dirigente del Comitato Liberazione Nazionale) e Luigi Longo.
Il Comitato di Liberazione Nazionale ringraziò gli Americani per il loro fondamentale contributo nella Liberazione del paese lasciando che portassero a Villa Mimosa una grande fetta del tesoro che Mussolini voleva portare con sé in Svizzera, composto da pellicce, diamanti e 600 kg d’oro, stimato per un totale di 800 milioni di euro.
Liliane Tami
http://www.mattinonline.ch/spie-americane-addestrate-a-campione-ditalia-la-storia-segreta-del-25-aprile/
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