È in corso un’inchiesta, soprannominata Luxleaks, che sta mettendo in imbarazzo Juncker. Il neopresidente della commissione UE, un po’ per la vergogna ed un po’ perchè ha bisogno di tempo per consultare il suo cerchio magico, colto con le mani nel sacco, ora si nasconde. Il suo portavoce, Margaritis Schinas, ha infatti annunciato che domani non starà bene e che quindi non potrà partecipare ad una serie di conferenze stampa. Gli incontri internazionali, a cui ha declinato l’invito , verteranno sui temi europei fondamentali e sono stati promossi dal settimanale francese L’Observateur al fine di avvicinare la gente alle manovre del Governo Centrale Europeo.
La vergogna:
Lo scandalo che Juncker sta cercando di nascondere è quello inerente le 340 grandi multinazionali, che , col suo contributo, sono riuscite a gestire dei conti segreti a Lussemburgo per evadere le tasse. Implicati in questa colossale onta vi sono tutti i Big della finanza: FedEx, Deutsche Bank, Finmeccanica, Intesa SanPaolo, Unicredit, Ubi banca e Ikea. Jean Claude Juncker, ex ministro delle Finanze, sapeva benissimo che per oltre vent’anni questi colossi sono andati a nascondere i loro miliardi a Lussemburgo con degli accordi siglati in segreto. Ora dovrebbe rispondere a quanto le indagini stanno portando a galla. Anzichè fingersi malato farebbe bene ad appoggiare la testa sulla gogna di sua spontanea volontà.
Lo scandalo che Juncker sta cercando di nascondere è quello inerente le 340 grandi multinazionali, che , col suo contributo, sono riuscite a gestire dei conti segreti a Lussemburgo per evadere le tasse. Implicati in questa colossale onta vi sono tutti i Big della finanza: FedEx, Deutsche Bank, Finmeccanica, Intesa SanPaolo, Unicredit, Ubi banca e Ikea. Jean Claude Juncker, ex ministro delle Finanze, sapeva benissimo che per oltre vent’anni questi colossi sono andati a nascondere i loro miliardi a Lussemburgo con degli accordi siglati in segreto. Ora dovrebbe rispondere a quanto le indagini stanno portando a galla. Anzichè fingersi malato farebbe bene ad appoggiare la testa sulla gogna di sua spontanea volontà.
Liliane Tamihttp://www.mattinonline.ch/lue-attacca-svizzera-quando-si-parla-lussemburgo/
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