mercoledì 17 dicembre 2014

Esplosioni atomiche in Italia



La Russia, l’Europa, le invasioni

aereo-militareLe forze aeree della NATO hanno svolto, in Italia, due esercitazioni connesse all’impiego di armi nucleari. Durante le pericolose manovre degli aerei Russi si sono avvicinati alla penisola per supervisionare ciò che stava accadendo, inasprendo il confronto tra i due blocchi.
Tra il 21 ed il 30 ottobre lo spazio aereo italiano è stato solcato da esercitazioni atomiche

“di media scala”. L’Aeronautica Italiana e le forze aeree di altri sei paesi dell’Alleanza Atlantica, nell’area centro-settentrionale del Mare Adriatrico, hanno eseguito l’operazione Steadfast noon 2014 ed una “strike-evaluation”. A supervisionare l’evento vi era Hans M. Kriestensen, direttore del Nuclear Information Project della FAS ( Federation of American Scientist). I sei paesi che vi hanno preso parte, più gli Stati Uniti, (Germania, Belgio, Olanda, Italia, Polonia, Turchia) sono vincolati dal cosiddetto “Accordo della doppia chiave”, ossia non possono sganciare il loro armamento nucleare senza l’approvazione degli USA e di tutti gli altri paesi. Francia e Gran Bretagna, pur essendo nella NATO, non hanno preso parte all’esercitazione perchè dispongono di un proprio deterrente nucleare che possono gestire in autonomia. Attualmente, per quanto è dato sapersi, le bombe usate dai caccia bombardieri Tornado italiani sono le B61 nucleari tattiche a caduta libera di cui 60 stoccate ad Aviano e 40 a Ghedi.




Dal 2003 al 2007 la NATO aveva seguito un progetto di disarmo nucleare per l’intera europa, ma non solo: a Grecia e Turchia sono stati sequestrati gli ordigni atomici. In vista di un rafforzarsi della nuova “ guerra fredda” il blocco occidentale ha però ricominciato ad ampliare le sue scorte belliche. Estremamente preoccupante è stata la presenza, durante le esercitazioni, di due F-16 polacchi. Nel dicembre 1996 la NATO aveva deciso che nessun altro paese all’infuori di quelli che già avevano l’atomica, avrebbe potuto procurarsela. Invece, a quanto pare, è stata cambiata idea. Evidentemente, la tensione in Ucraina e le minacce che provengono dalla sponda meridionale del Mediterraneo hanno indotto i paesi dell’Alleanza Atlantica a voler rafforzare le proprie difese. Calcolando che la base polacca contenente gli ordigni atomici testati recentemente nei cieli italiani si trovi a soli 280 Km dalla Bielorussia, non c’è da stupirsi che Putin si stia sentendo minacciato.




la risposta Russa


La VVS russa (Voenno-Vozhdushny Sili) ha reagito a queste esercitazioni anomale mandando una serie di aerei a perlustrare le zone interessate. Stando ben attenti a non invadere i cieli europei, quattro bombardieri pesanti strategici TU-95MS (chiamati anche Bear-H) sono partiti dalla Russia per avvicinarsi all’Italia, senza però mai uscire dallo spazio aereo internazionale. Passando dal Mare del Nord, circumnavigando l’Off-limits zone europea viaggiando sull’Oceano Atlantico hanno raggiunto i cieli in prossimità del Mediterraneo e del Portogallo. Dopo esser stati intercettati dai caccia “falcon” portoghesi sono tornati in patria, ma due giorni dopo, il giorno della fine delle esercitazioni nucleari europee, sono stati nuovamente identificati due aerei Russi in prossimità del mediterraneo.


I sondaggi aerei effettuati dalla Russia, pur non avendo mai sconfinato nei cieli europei, hanno allertato profondamente la NATO. È la prima volta da oltre vent’anni che si assiste ad un’”intrusione” aeronautica tale della Russia nei cieli in prossimità dell’Europa. Forse, tra esercitazioni atomiche ed incursioni aeree, non ci resta  che investire i nostri risparmi costruendo un bunker sotto casa.
Liliane Tami
http://italiarinasce.it/geopolitica/esercitazioni-atomiche-nella-nato/50281-12/

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