lunedì 15 dicembre 2014

Intervista a Nicolai Lilin- di Liliane Tami

Nicolai Lilin ha esordito nel 2009 col romanzo autobiografico “Educazione Siberiana”.
 È nato in Transnistria, in Russia, ed è stato un bambino soldato. Ha combattuto per l’indipendenza della Cecenia, e poi ha girato il mondo col fucile in braccio. Oggi combatte – con la penna e non più con le armi- per l’indipendenza dei “fratelli russi” in Ucraina, che vorrebbero staccarsi dalla dittatura europea. Nel tempo libero è tatuatore e tiene corsi di scrittura creativa.

Sei sempre molto impegnato a scrivere articoli inerenti l’attuale conflitto in Ucraina e non fai segreto della tua antipatia per l’Unione Europea. Perchè ne sei così interessato?
Prima che l’Ucraina degenerasse in un una guerra civile avevo amici che stavano sia da una parte che dall’altra. Conoscevo sia i sostenitori delle iniziali manifestazioni anti-governative che gli altri. Però le manifestazioni antigovernative sono degenerate nel nazismo, quello vero e più pericoloso . Prima che partisse la guerra io avevo già stabilito degli ottimi contatti con le persone de luogo. Ho conosciuti alcuni combattenti, persone della transnistria che sono venuti a partecipare alla difesa, cioè alle operazioni anti-nazista ed anti-europeiste.Col tempo ho iniziato a prendere contatto anche con giornalisti Italiani che erano sul posto. Ero amico di Andy, quello giovane che è stato ammazzato, e conosco Michela Iaccarino , reporter di guerra e scrittrice, che è tornata da poco.
Parlami degli Stati Uniti e della Russia.
Il direttore della Cia è stato di persona a Kiev, ed è una cosa incredibile perchè neanche per la questione della Baia dei Porci si era scomodato. Si vede che le multinazionali americani che tengono in mano la politica americana sono molto interessati a venire in Ucraina. L’Ucraina è quel tappo attraverso cui loro sperano di chiudere una volta per tutte quel flusso di azioni tra l’Europa e la Russia.
Cosa pensi di Putin?
Penso che in questo momento stia facendo un ottimo lavoro. Non sono fan di Putin e a me piace una politica debole, che lascia libertà alle persone. Io voglio una politica saggia, intelligente ed umanista con un’etica basata sulla cultura e la storia. Putin è una figura politica forte cresciuta in un ambiente militare. Non è colpa sua , è il momento storico che è così. Anche Stalin aveva ammazzato un sacco di gente, ma come disse Churchill non bisogna dimenticare che lui ha preso un popolo con la zappa e l’ha lasciato con la bomba atomica…Attualmente approvo la posizione di Putin, e disapprovo quella dello pseudo democratico Obama.
Nel “ Serpente di Dio” parli di un bambino cristiano e di un bambino musulmano che facevano la pace. Pensi che questo sogno possa essere esteso a tutta l’umanità?
Assolutamente si.
Quindi sei un utopista!
Assolutamente no. Ho visto queste cose in Caucaso. Noi Russi siamo un popolo composto da 183 etnie, abbiamo 9 religioni e siamo un paese che va avanti e funziona. Siamo tutti diversi, ma ci trattiamo in modo uguale. È questa la vera uguaglianza, rispettando le identità senza miscugliarsi. La mia famiglia ad esempio era cristiana. Io sono battezzata cristiano. E qualche anno fa mio fratello Dimitri si è convertito all’islam.
Dell’Isis?
No, lui segue la spiritualità e non la politica islamica. È diverso. Io ero stato in guerra contro agli arabi! Gli estremismi sono da eliminare. Lui adesso è sposato con una ragazza musulmana ed hanno un figlio. Ma lui continua ad essere come noi e non rinnega la sua origine ortodossa. Io sono felice per lui, e so non c’entra coi terroristi. La nostra famiglia vede con serenità quest’unione e per noi è anche un punto di forza, perchè la famiglia adesso si è allargata ed ho nuovi parenti in Caucaso. 
Quindi sei per la tolleranza religiosa. Cosa pensi del socialismo del PD?
I politici fantocci del PD che credono di fare del bene portando le copertine e la sigarettina ai profughi di Lampedusa non hanno capito niente. Per fare del bene bisogna innanzitutto fermare questo schifoso traffico di umani. Bisogna aiutare le persone nel loro paese e fermare la speculazione enorme che c’è sugli umani. Questa cosa sta diventando la schiavitù del 2014.
Sul tuo conto esistono tante dicerie ed in molti dicono che non sei l’autore dei tuoi libri e delle tue avventure.
Io ho vissuto molte cose, come il crollo dell’unione sovietica. Per gli occidentali è difficile credere che un ragazzo a solo 30 anni abbia già vissuto così tante cose. Qui si è abituati a vivere con la mamma fino a quarant’anni, a giocare con la playstation fino alla morte, si da tanta importanza al divertimento. Noi siamo nati in una società diversa. Io a 12 anni già combattevo una guerra civile e sparavo contro alle altre persone. Mi sono svegliato una mattina ed ho scoperto che nella mia città c’era la guerra, e se volevo sopravvivere dovevo aiutare mio papà. La mia letteratura è frutto della mia diretta esperienza.

Che armi avevi?
Di tutto e di più. Avevo l'Ak 47, l’Ak 74 e diversi tipi di questo fucile, come la variante corta. Poi avevo i fucili di precisione, perchè facevo il cecchino.
Ti va di approfondire?
Nei miei libri spiego tutte le mie esperienze, più molte altre vissute dai miei conoscenti. Li parlo di tutte le cose più brutte: di come miravo le persone da lontano e del terrorismo, delle battaglie e delle armi. Spiego come è essere il primo ad uccidere una persona all’alba o com’è far esplodere qualcuno. Io descrivo la guerra, ma per far capire che ci vuole la pace. Ora sto lavorando su un nuovo progetto cinematografico ed uno televisivo…spero di contribuire al bene nel mondo.
Liliane Tami
http://www.mattinonline.ch/intervista-nicolai-lilin-autore-di-educazione-siberiana-lue-una-dittatura-mio-fratello-convertito-allislam-ma-lisis-e-da-eliminare/

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