lunedì 18 agosto 2014

Liliane Tami-Intervista a Diego Fusaro

Intervista a Diego Fusaro, filosofo italiano autore di diversi saggi “politicamente scorretti”, tra cui i best-sellers “ Bentornato Marx” e “Minima Mercatalia”.

Nato nel 1983, cresciuto a pane, marxismo ed utopie, è già professore emerito presso l’Università San Raffaele di Milano e si occupa prevalentemente di tematiche politiche, benchè si rifiuti categoricamente di prendere posizione in un qualsiasi partito, essendo, secondo lui, i concetti di “destra” e “sinistra” oramai vetusti. Ricalcando le orme del grande storico francese Alain de Benoist, fondatore della Nuova Destra, Fusaro teorizza un mondo in cui è il popolo ad essere sovrano tramite la democrazia federale unita nelle sue differenze. Critica aspramente il fatto che attualmente le dinamiche finanziare prevalgono sulla volontà popolare, e che, dal 68 in poi il concetto di “ Différance” è visto come un tabù. A parer suo, col capitalismo americano, sono stati offuscati i limiti più naturali, rendendo impossibile distinguere la differenze tra uomo e donna, tra straniero ed autoctono , tra paese e paese e, soprattutto, tra democrazia e dittatura.
L’Europa, unita agli USA, è problematica, ma noi possiamo cambiarla pensando in termini di “Eurasia”. Eppure molti sembrano non esserne consapevoli …
Tale consapevolezza, purtroppo a portata di poche persone, è decisiva perchè permette di pensare un’Europa diversa da come viene presentata oggi. Al tempo stesso l’Europa com’è oggi fa di tutto affinchè non si raggiunga mai la consapevolezza di un’europa alternativa: L’Europa oggi esiste come negazione dell’idea stessa di Europa, perchè l’Europa – direbbe Cacciari- storicamente esiste come arcipelago di identità e di differenze, di popoli che esistono nella pluralità. Non c’è l’Europa degli Europei, ma c’è l’Europa degli gli Italiani, dei Francesi , dei tedeschi e degli inglesi. Ognuno è europeo nella misura in cui mantiene la propria identità: Svizzera, Italiana, Francese, spagnola e via dicendo. Per questo un’Europa che propone un modello unico, ossia quello anglofono del mercato della finanza e dell’alienazione, è la negazione stessa dell’idea di Europa. È per questo che dev’essere combattuta.
Perchè scegliere la Russia per opporsi agli USA?
L’idea di un’Eurasia è interessante, perchè ci permettere di rovesciare il rapporto di forza oggi dominante. Permettere di scoprire una via alternativa a quella della Special Mission Americana. Oggi l’Europa intesa come EU che unisce il continente solo tramite la finanza e la moneta unica é un’appendice degli Stati Uniti d’America. L’Europa odierna è un’America portata aldiquà del continente. Heidegger diceva dell’America è una creazione europea che poi ritorna a conquistare l’Europa stessa, ed è quello che sta accadendo oggi stesso. L’Europa del resto è costellata da basi Americane, e non può essere sovrana e democratica, quando la sua politica estera è decisa da un’altro paese. Perciò pensare all’Eurasia permetterebbe di sganciarci da questa terribile ideologia della special mission, con ipocrisia annessa del bombardamento etico, dell’embarco terapeutico e dell’interventismo umanitario , di un popolo che si pensa eletto. Bill Clinton nel 97 diceva “ L’America è la sola nazione indispensabile” e Romney durante le elezione del 2012, ha detto che Dio ha creato l’America per dominare il mondo. Sono frasi testuali. Quindi bisogna sganciarci da questo incubo. L’Europa da sola non basta, deve cercare una forza alleandosi e creando un asse eurasiatico con la Russia e guardando verso l’Asia.
Adesso più che mai urge un “risveglio di coscienze” per capire che esiste un monopolio economico USA-EU e che va sconfitto. Un modo per battere questa dittatura finanziaria, in cui l’Euro –soggiogato al dollaro- è idolatrato come una divinità, quale potrebbe essere?
Il primo gesto da compiere è quello di decolonizzare il nostro immaginario saturato dalle logiche del mercato, a tal punto da non renderse più conto. Perciò siamo indotti a pensare alla necessità di un’unica moneta e non ne vediamo alternativa. Il mondo post-1968 è intriso di capitalismo americano: è onnipresente, come l’aria che respiriamo. Non ce ne accorgiamo nemmeno più ! Il mercato è diventato come una sorta di natura. Non riusciamo più a pensarlo come a qualcosa di storico, quindi dinamico, perciò possibile di trasformazioni. Per sconfiggere questa visione unilaterale bisogna valorizzare tutti gli elementi di resistenza all’egemonia monetaria . Infatti , a questo punto, appoggio il cristianesimo per il semplice fatto che il suo Dio sta nell’alto dei cieli e non in banca, non identificandosi col mercato immanente e la teologia dell’economia.
Parliamo ora dell’accordo transatlantico. Per colpa della Commissione Europea il volere del popolo sarà soggiogato alla moneta, e sarà palesemente una dittatura. Secondo te, ci sarà ancora gente in grado di negare ciò ( Come sta avvenendo oggigiorno…) ?
La volontà popolare è già totalmente svuotata di significato all’interno di quest’europa in cui non decide nulla il popolo, perchè le sue scelte, quali che siano, sono immediatamente svuotate di senso dalle decisioni sovrane ed irresponsabili del mercato ( N.B. Come per le votazioni contro all’Expo), ma la gente non lo sa. Viviamo in una situazione orwelliana, in cui si chiama democrazia l’assenza di democrazia si chiama decisione popolare la decisione dei mercati. Viviamo in un mondo, che, come la caverna di Platone, è un mondo di prigionia vissuta come libertà dai falsi attori sociali, perciò ancora una volta è fondamentale per la filosofia risvegliare le coscienze dal sonno dogmatico in cui sono intorpidite. Per fare questo bisogna mostrare come oggi c’è un’assenza totale di libertà e di democrazia, e che l’Europa così com’è non è un nobile progetto . Il filosofo Federico Nicolaci la paragona ad un Tempio Vuoto, ossia un nobile nome che occulta il volto del marketing finanziario americano. Politicamente la situazione va sempre peggiorando: Monti, Letta e Renzi sono le tre maschere del capitale finanziario. Essi non fanno l’interesse dell’Italia in Europa, ma fanno l’interesse dell’Europa in Italia. Vogliono portare gli interessi della finanza europea in Italia. È necessario fare una battaglia culturale per l’egemonia, avrebbe detto Gramsci, che sarà alternativa a quella della banca centrale europea. Bisogna opporsi al pensiero politicamente corretto e svincolarsi dall’ideologia sorvegliata dal mainstrem mediatico.
Ossia? Concretamente, cosa bisogna fare? Andare in piazza a manifestare?
Mah sai…in piazza no. Oggi gli appelli alla rivoluzione non sono più rivoluzionari. Bisogna innanzitutto far acquisire coscienza alle persone tramite libri ed articoli, tramite congressi e convegni. Andare in piazza oggi non serve a molto…se vai in piazza a Roma ma le decisioni sono prese a Bruxelles vedi anche tu che non ha senso. Questa è la “Globalizzazione Bellezza”: così si chiamerebbe se fosse un western. Tu non vedi mai il tuo carnefice in faccia, ma vedi solo i danni che ti fà. Ti toglie il lavoro, ti toglie i diritti, ma non lo vedi mai in faccia. Non sta né nella capitale del tuo paese né nella tua città, bensì a Bruxelles piuttosto che in Cina o, soprattutto, a Washington. Per cui occorre maturare una consapevolezza come popolo, e da lì agire per tornare ad essere sovrani e decidere del proprio destino. Per questo l’Europa deve essere l’Europa dei popoli, liberi, sovrani e fratelli, che è esattamente l’opposto di quest’EU che è un lager finanziario.

Liliane Tami
http://www.mattinonline.ch/fusaro-lue-rinnega-se-stessa-e-si-allei-con-la-russia-non-con-gli-usa/

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