martedì 13 maggio 2014

L'Italia in assedio - Intervista a Maroni




Tenendo conto del concetto di “guerra di quarta generazione” , nato negli ultimi decenni grazie a Jaques Baud e Mark Duffield , l’Italia mostra tutti i sintomi d’un paese in procinto d’entrar in guerra con sè stesso. Il colpo di grazia è stato inferto da Forza Italia, Beppe Grillo, Nuovo Centro destra e Partito Democratico, che hanno abolito il reato di immigrazione di massa.

Bernard Wicht, esperto polemologo e strega operante all’università di Losanna, nel saggio “ Europe Mad max demain” sostiene che le guerre di quarta generazione siano micidiali perchè iniziano senza che la gente se ne accorga. Esse, progredendo lentamente, tramite l’inciviltà e l’insoddisfazione, conducono all’insurrezione.Ed è ciò che sta accadendo all’Italia. L’unico partito che, già anni addietro, sembrava essersene reso conto è la Lega Nord.

La Lega, proponendosi di salvare la democrazia e dando voce alle autonomie locali, cerca di far in modo che il popolo possa compiere delle “rivoluzioni” mediante l’uso della ragione e dei referendum . Gli altri partiti, sostenendo il centralismo ed avendo tolto il reato di clandestinità, stano invece facendo esattamente l’opposto: Incitando la gente al malcontento, senza saperlo, nutrono nell’Italia il seme della guerriglia. A detta degli strateghi sopracitati, mediante un sistema di autogoverno democratico, inscritto in una confederazione, si previene ogni forma di insurrezione violenta.
Esistono quattro classificazioni di guerra, di cui tre sono le più note. L’ultima è quella che sta prendendo piede in europa ed a livello teorico è ancora sconosciuta alle masse.

Le guerre dalla forma più rozza, teorizzate da Senofonte già nell’antica grecia, sono chiamate di “ prima generazione”. Esse sono combattute corpo a corpo mediante l’uso di cavalleria pesante ed armi da taglio. L’elemento tattico necessario per vincere una battaglia di questo tipo consiste nella superiorità numerica e nella brutalità fisica. Nelle guerre di seconda generazione è introdotto l’uso massiccio e coordinato delle armi da fuoco, e nel caso della prima guerra mondiale ciò ha portato all’invenzione di un elemento statico: le trincee. Le guerre di terza generazione , dovendo sopperire a questo elemento di “blocco” sono invece caratterizzate dal concetto di “manovra fulminante”. La velocità e la sorpresa sono gli ingredienti caratteristici delle blietzkrieg e delle rapidissime e micidiali Desertstorm naziste.

La guerra di conquista di quarta generazione, facilitata dalla globalizzazione e da un’oligarchia travestita da democrazia, ha come obbiettivo l’autodistruzione della nazione mediante la guerriglia. In genere tali guerre sono prive di un fronte, endemiche, d’apparenza caotica, dominate dall’incertezza, e segnate da una forte presenza della comunità internazionale ( che esercita pressione, con sanzioni ed interventi).
Essa è combattuta con molotov e pietre dai civili stremati dalla povertà e dalle invasioni straniere, perchè non credendo più nella Democrazia pensano che la violenza sia l’unico modo per intervenire sulla politica. La nuova “dittatura europea” , che è una minaccia alla democrazia, toglie agli individui la possibilità di sentirsi partecipi alle scelte della propria nazione. Quindi , anzichè votare e far le cose per bene, scelgono per disperazione di avvicinarsi a politiche violente e rivoltose.

Un’oligarchia, per garantirsi l’insoddisfazione del popolo, in modo da poterlo sobillare con maggior facilità ed incitarlo così alla rivolta, deve annichilirlo psicologicamente, culturalmente e socialmente. Innanzitutto lo indebolisce economicamente, cosa che in Italia si sta palesando. Poi reprimere le varie etnie e le minoranze linguistiche mediante l’asportazione dei confini naturali, in modo da minar loro la possibilità d’autodeterminarsi. Il sentirsi esclusi dal far politica mediante i mezzi legittimi,come l’uso del referendum, fa’si che la gente senta il bisogno di far politica con il Napalm.
In seguito, mediante ad una lenta invasione di stranieri, si vanno a creare frange di idee contrapposte che tendono a scoordinare ancora di più i tentativi di “organizzazione” razionale interni del paese.
Leggendo questo agghiacciante elenco di mezzi con cui sono combattute le nuove guerre asimmetriche ci si rende conto che l’Italia li comprende tutti. A differenza dei conflitti classici l’obbiettivo delle “nuove guerre” è quello di conquistare non distruggendo, bensì portando al “suicidio” uno stato esasperandolo psicologicamente. Ed è quello che l’oligarchia di Bruxelles, ( in vista d’un quarto reich) sta riuscendo a fare.

Onorevole Roberto Maroni, L’Italia presenta tutti i sintomi di un paese che sta venendo sobillato per esplodere in una guerriglia. Lei ne è consapevole? Secondo Lei, il popolo ne è consapevole?
La Lega già da anni combatte per cambiare questa situazione. A prescindere dal fatto che vi sia una guerra o meno: Ciò che vuol fare è semplicemente salvare dei valori. E no, non mi sembra che gli italiani siano consapevoli di essere in una cosiddetta “guerra”. Noi come Lega siamo gli unici a denunciare questa situazione, però siamo inascoltati.
Legittimando l’invasione, abolendo il reato di immigrazione clandestina, l’Italia si ferisce ancora di più. Cosa ne pensa?
Eh…Oggi ho sentito il ministro degli interni libico. Mi ha detto che visto che l’Ue non ci aiuta, loro faciliteranno le partenze. Altri libici arriveranno. E non solo i famosi seicentomila detti da Alfano. Questo è un progetto d’invasione. Immagino che il governo libico ora costruisca delle altre navi e ne porterà di nuovi [di clandestini]nelle acque territoriali nostre.
Il grande progetto dell’Islam è quello di allargare il loro califfato fino a “riprendersi” la Spagna…
Ma adesso la Spagna li rimanda indietro! È l’Italia l’anello debole che li accoglie tutti…
In un ipotetico futuro di guerra interna, l’esercito non potrebbe essere utile?
No, l’esercito in questi casi non avrebbe senso. Non ci sono più gli accordi di Schengen, non ci sono più confini da difendere. Non abbiamo più confini con la svizzera, ora che è entrata in shengen…Un esercito serve quando ci sono dei confini netti da proteggere. Manco abbiam più quelli…. Io posso venire a Lugano senza passaporto, perchè non fanno i controlli. Se invece vado a Londra mi fanno i controlli e se non ho il passaporto mi rimandano a casa.
Sempre restando in ambito militare, lei rimetterebbe la leva obbligatoria per i giovani?
No, io piuttosto punterei sulla protezione civile. Che è quello che avevamo fatto quando eravamo al governo con Berlusconi. Dopodichè il controllo dei mari si deve fare con la Marina, ma serve una forza europea . Mare Nostrum va bene se serve a respingere, non ad attrarre… Nel peggiore dei casi, chiederò asilo politico alla Svizzera!

Liliane Tami

http://www.mattinonline.ch/riflessioni-sulla-guerra-con-roberto-maroni-magari-chiedo-asilo-alla-svizzera/

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